L’ex capitano giallorosso si è recato questa mattina al Policlinico Gemelli, dove si è intrattenuto per circa un’ora con Ilenia Matilli, calciatrice 19enne della Lazio coinvolta in un terribile incidente stradale, uscita dal coma dopo nove mesi ascoltando la voce del suo idolo
Qualche giorno fa si è risvegliata dopo nove mesi di coma ascoltando la voce del suo idolo, Francesco Totti, che le aveva spedito un video messaggio con cui la incoraggiava a non mollare. Questa mattina, Ilenia Matilli, calciatrice 19enne della Lazio coinvolta lo scorso dicembre in un terribile incidente stradale nel quale perse la vita una sua amica, ha ricevuto la visita dell’ex capitano della Roma. Intorno alle 9, Totti ha raggiunto senza clamore il Policlinico Gemelli, dove la ragazza si trova ricoverata, e si è intrattenuto con lei dialogando e scherzando per circa un’ora. Alla fine, Ilenia ha ricevuto anche un invito a cena dal fuoriclasse giallorosso non appena starà meglio e potrà fare ritorno a casa. Prima di congedarsi, Totti ha firmato con un pennarello la maglietta della Roma indossata dalla giovane paziente. "Voglio vederti presto fuori dall'ospedale e riprenderti la tua vita”, le parole con cui l’ha salutata.
Il trattamento e il risveglio
A favorire il risveglio dal coma della giovane sono stati i trattamenti innovativi eseguiti dall'equipe di Neuroriabilitazione del Gemelli diretta da Luca Padua, direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa all’Università Cattolica di Roma. Trattamenti nei quali un ruolo importante lo ha avuto proprio Francesco Totti: sentendo la sua voce registrata nel video messaggio, Ilenia aveva dato segnali di recupero confortanti e chiesto, con l'ausilio di una lavagna che al momento l'aiuta a esprimersi scrivendo le frasi con le sue dita, di incontrarlo in reparto. Oggi il suo desiderio si è avverato, anche grazie all’appello lanciato dai suoi genitori. Durante l’incontro Ilenia è stata aiutata nella scrittura dalla neuropsicologa Giulia Fredda, al suo fianco nelle quotidiane terapie.
"Percorso lungo ma siamo fiduciosi"
"Le emozioni - ha spiegato Luca Padua - sono le migliori connessioni. A Ilenia abbiamo attuato un preciso protocollo che prevede la sinergia tra terapia farmacologica e paradigmi sensoriali. È stata letteralmente bombardata di sensazioni visive, uditive, olfattive, in quella che viene chiamata la 'cava immersiva multisensoriale', che di volta in volta si trasformava riempiendosi di suoni, di musica e di immagini su tutte le pareti. Ora - ha concluso Luca Padua - il percorso è ancora lungo ma siamo fiduciosi”.