L'intervento delle forze dell'ordine è scattato in seguito a una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in Prefettura. Previste altre operazioni simili
A Roma è stato sgomberato questa mattina un insediamento abusivo in via del Pretoriano, all'angolo di Porta San Lorenzo, in zona Termini, nel cuore della Capitale. L'intervento delle forze dell'ordine è scattato in seguito a una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in Prefettura, sentite - secondo quanto si è appreso - le associazioni che si occupano di sociale. All'interno della “tendopoli” c’erano sedici persone, di cui quattro cittadini italiani. Stando alle prime informazioni, non si tratterà di un intervento isolato, ma ne seguiranno altri qualora verranno individuate situazioni simili.
Medici senza frontiere: "Preoccupazione per persone senza soluzioni alternative"
Medici Senza Frontiere esprime preoccupazione "per la sorte di decine di persone sgomberate "senza soluzioni alternative: sono rimaste senza un posto dove andare e senza effetti personali perché durante le operazioni di sgombero sono stati rimossi e distrutti i materassi lungo il marciapiede, coperte, vestiti e qualsiasi altro bene in loro possesso - dichiara Francesca Zuccaro, responsabile MSF per l'intervento Covid-19 a Roma. Lungo viale Pretoriano abitavano uomini e donne, molti stranieri e qualche italiano, alcuni finiti a vivere per strada per aver perso il lavoro durante il lockdown, o passati di sgombero in sgombero dopo diversi interventi delle forze dell'ordine, anche durante le misure più restrittive sul Covid-19. Adesso non sanno dove trascorreranno la notte a causa dell'ennesimo sgombero forzato che non ha trovato una soluzione nemmeno per le persone in condizioni di vulnerabilità - spiega Msf - Viale Pretoriano non era la soluzione, così come questo ennesimo sgombero che non farà altro che determinare un'ulteriore frammentazione degli insediamenti informali in città e la costituzione di nuclei ristretti di migranti e rifugiati che vivono in luoghi sempre più marginali".