Così il governatore del Lazio in una nota: "Impossibile intercettare allo sbarco coloro che vengono eventualmente contagiati in viaggio. Fare viaggiare i traghetti con questa promiscuità è un errore perché moltiplica i contagi di persone che poi tornano alle loro case in tutta Italia"
Sono attivi da oggi i box di controllo con tampone al porto di Civitavecchia. Secondo il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, questo però non basta. “Il Ministero della Salute e la Regione Sardegna devono urgentemente predisporre controlli con tampone agli imbarchi dei traghetti”, afferma il governatore in una nota. (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE NEL LAZIO)
Il problema del contagio durante il viaggio
"Dai nostri dati - spiega Zingaretti - i positivi asintomatici agli sbarchi sono moltissimi, ma coloro che vengono eventualmente contagiati in viaggio non è possibile intercettarli allo sbarco perché il contagio si manifesta solo dopo alcuni giorni. Sono persone asintomatiche - aggiunge - che stanno bene ma possono essere veicolo di contagio per altri familiari e persone fragili”.
Zingaretti poi sottolinea: “C’è un dato tecnico scientifico da tenere in considerazione. Fare viaggiare i traghetti con questa promiscuità - dice ancora il governatore - è un errore perché moltiplica i contagi di persone che poi tornano alle loro case in tutta Italia. Ecco perché è fondamentale fare i tamponi rapidi agli imbarchi ed eventualmente far scattare la quarantena a terra o iniziare l'isolamento già nelle navi", conclude Zingaretti.