Coronavirus, Vaia (Spallanzani): "Vaccino in primavera ma niente obbligatorietà"

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La sperimentazione "prenderà il via il 24 agosto - ha sottolineato il direttore sanitario dello Spallanzani - con la fase 1 che durerà 8-10 settimane. In autunno si svolgeranno poi le fasi 2 e 3. Se va tutto bene in primavera avremo il vaccino contro il Covid. Lavoriamo sodo perché ciò accada"

Vaccino pronto in primavera, ma non obbligatorio. Lo prevede il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, in una intervista alla testata sudamericana 'Panoramica', parlando dell'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - L'EMERGENZA A ROMA). Il vaccino, tutto italiano, che sarà sperimentato allo Spallanzani su 90 persone selezionate tra le oltre settemila candidature, "prenderà il via il 24 agosto - ha sottolineato Vaia - con la fase 1 che durerà 8-10 settimane. In autunno si svolgeranno poi le fasi 2 e 3. Se va tutto bene in primavera avremo il vaccino contro il Covid. Lavoriamo sodo perché ciò accada".

"Grande generosità da parte degli italiani"

"Sono state più di settemila le candidature che abbiamo ricevuto per essere volontario per la sperimentazione del vaccino, ma ciò che mi preme sottolineare - ha affermato Vaia - è la generosità degli italiani, di queste persone che si sono candidate. Hanno detto che volevano essere utili per gli altri, che si fidano della Sanità pubblica, e in particolare dello Spallanzani. Hanno anche detto che vogliono destinare alla ricerca il rimborso spese previsto". 

"Non è giusto obbligare le persone"

Sull'ipotesi di rendere obbligatorio il vaccino obbligatorio Vaia ha dichiarato: "Io credo che sia sbagliata, non è giusto obbligare le persone, ma dovremo essere noi a convincere i cittadini sulla bontà del vaccino".

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