"Stiamo facendo uno sforzo massimo - commenta l'assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D'Amato, presente nello scalo romano per l'avvio dei test Covid-19 -. Chiediamo però la collaborazione di tutti. Se c'è un po' di attesa, è un'attesa che riguarda il bene primario, che è la salute di tutti"
Code all'aeroporto di Fiumicino nelle aree gestite dai medici Usmaf e Asl, allestite da Aeroporti di Roma, insieme al Ministero della Salute e la Regione Lazio, per la somministrazione dei test Covid-19 (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - L'EMERGENZA A ROMA).
La procedura
I vacanzieri di ritorno vengono sottoposti al tampone nasofaringeo e poi inviati al proprio domicilio presso il quale dovranno rimanere in isolamento in attesa della comunicazione da parte della Asl sull'esito dell'esame e sulla procedura da seguire nei giorni successivi. Sono accolti in un'area riservata e isolata del Leonardo da Vinci, situata presso gli arrivi del Terminal, zona in cui sono stati allestiti 12 box capaci di ospitare fino a 480 passeggeri.
D'Amato: "Attesa riguarda il bene primario, la salute di tutti"
"È un lavoro molto impegnativo - spiega l'assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D'Amato, presente nello scalo romano per l'avvio dei test Covid-19 -. Nella sola giornata odierna sono infatti previsti oltre duemila arrivi. Finora c'è un'attesa di circa 25 minuti, ma stiamo cercando di velocizzare il più possibile le operazioni. Ricordo - sottolinea D'Amato - che le modalità sono tre: o si arriva con un test già fatto nelle 72 ore precedenti la partenza, o si fa qui in aeroporto, a Fiumicino a partire da oggi e da domani a Ciampino, oppure, per quanto riguarda la città di Roma, lo si può fare in uno dei 15 drive-in che sono stati messi a disposizione. Per quanto ci riguarda - continua - stiamo facendo uno sforzo massimo. Chiediamo però la collaborazione di tutti. Se c'è un po' di attesa, è un'attesa che riguarda il bene primario, che è la salute di tutti".
D'Amato: "Situazione preoccupante, dati in costante aumento"
"La situazione ci preoccupa - afferma l'assessore - perché, come avete visto, i dati sono in costante aumento. Noi prevediamo un aumento anche nei prossimi giorni e questo ci deve far sicuramente mantenere alta l'attenzione. Ci tengo poi a dire una cosa molto semplice: noi possiamo fare tutti gli sforzi ed è appunto ciò che stiamo facendo, ma se non c'è la collaborazione nel rispetto delle distanze, nell'indossare le mascherine e nel lavaggio delle mani, saranno sforzi che andranno vanificati. È inutile - conclude - che una persona se ne vada per quindici giorni in vacanza senza rispettare alcuna regola e poi torna in Italia e si fa fare il tampone qui. Noi, ovviamente, glielo facciamo ma bisogna però essere molto chiari: questa è una sfida che si vince assieme".