Coronavirus Lazio, Tar respinge sospensiva: obbligo vaccino antinfluenzale per over 65

Lazio

“Per noi l'unico obiettivo è di carattere organizzativo e di prevenzione ai fini della tutela della salute pubblica. Questo anno si presenta eccezionale a causa del Covid e la risposta di sanità pubblica deve essere eccezionale”, ha detto l'assessore alla Sanità della Regione, Alessio D'Amato

Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensione cautelare dell'ordinanza della Regione Lazio, che rende obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale ad anziani ed operatori sanitari. (DIRETTA - GLI AGGIORNAMENTI A ROMA). Il Codacons, attraverso una nota, annuncia la volontà di ricorrente al Consiglio di Stato: "Continuiamo a ritenere l'ordinanza della Regione Lazio un provvedimento abnorme, che non garantisce parità di trattamento tra cittadini né avrà effetti concreti sul fronte della salute, dal momento che il provvedimento ha validità solo regionale e non è stato adottato su tutto il territorio nazionale". Un'ordinanza "estremamente punitiva per gli anziani - commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - contro la quale la battaglia si sposterà ora al Consiglio di Stato, dove presenteremo appello".

La decisione del Tar

L'ordinanza impugnata "risulta sostanzialmente coerente con l'avviso espresso dall'organo tecnico solo modulando diversamente la soglia di età correlata all'obbligatorietà della vaccinazione, ma individuando le medesime categorie da questo evidenziate come meritevoli di particolare attenzione". Così il Tar del Lazio, nelle molteplici ordinanze con le quali ha respinto le richieste di sospensione cautelare dell'ordinanza della Regione Lazio. L'avviso espresso dai giudici è quello del Cts il quale ha ribadito "l'utilità di rendere obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale nei soggetti esposti e vulnerabili, ovvero segnalando la necessità di aumentare la copertura nelle persone di età pari o superiore a 65 anni, valutando l'eventuale obbligatorietà della stessa soprattutto nei soggetti di età pari o superiore a 75 anni, per tutto il personale sanitario, indipendentemente dall'età, e per tutte le persone accolte in lungodegenze, strutture socio sanitarie residenziali per anziani e disabili (residenze sanitarie assistenziali, residenze assistenziali e case di riposo, indipendentemente dalla loro età)". In più, per il Tar, quanto al carattere organizzativo e preventivo dell'ordinanza regionale contestata, la stessa "di sicura pertinenza dell'Amministrazione regionale, non si presenta, allo stato, come direttamente lesiva della posizione ricorsuale, posto poi che la decorrenza è fissata bensì al 15 settembre, con adempimento, tuttavia, richiesto entro il 31 gennaio 2021, senza che nessuna sanzione sia irrogabile nelle more dello stesso". In tale quadro i giudici hanno comunque già fissato il prossimo 29 settembre l'udienza nella quale entreranno nel merito di tutti i ricorsi proposti; udienza che "consentirà di apprezzare le questioni sottese, anche di carattere costituzionale". Cosa importante, infine, è l'invito espresso alle parti "di depositare specifiche memorie di trattazione sulla questione di competenza statale o regionale".

D'Amato: "Obiettivo ai fini della tutela della salute pubblica"

"Il Tar ha riconosciuto che l'ordinanza impugnata risulta sostanzialmente coerente con l'avviso espresso dal Comitato Tecnico Scientifico e ha carattere organizzativo e preventivo ed è di sicura pertinenza dell'Amministrazione regionale e non si presenta, allo stato, come direttamente lesiva della posizione del ricorrente (un medico)", ha spiegato l'assessore alla Sanità della Regione, Alessio D'Amato. "Per noi l'unico obiettivo è di carattere organizzativo e di prevenzione ai fini della tutela della salute pubblica. Questo anno si presenta eccezionale a causa del Covid e la risposta di sanità pubblica deve essere eccezionale, bisogna evitare per quanto possibile la sovrapposizione di sintomatologia analoga tra Covid e influenza stagionale. Aspettiamo con rispetto e fiducia la trattazione di merito del Tar, il nostro unico obiettivo è tutelare i nostri anziani le persone e più fragili", ha concluso D'Amato.

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