Dei 16 casi positivi registrati oggi nel Lazio, 5 sono riferibili al cluster dell’Istituto. L’assessore D’Amato rassicura: "Il focolaio è sotto controllo e sembra rallentare". Chiuso il cluster alla Garbatella
Si allarga il cluster romano al San Raffaele Pisana. Come reso noto nel pomeriggio dall’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, dei 16 casi positivi registrati oggi nel Lazio, 5 sono riferibili al focolaio dell'istituto di riabilitazione, che raggiunge il totale di 104 casi e cinque decessi, due nell'ultimo giorno, tra i quali una donna di 89 anni. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE NEL LAZIO)
L'indagine epidemiologica
L'indagine epidemiologica della Regione sul cluster San Raffaele Pisana "viene eseguita a ritroso a partire dal primo maggio", spiega D'Amato, che aggiunge: "La Asl Roma 3 sta chiamando i pazienti dimessi dalla struttura presso i drive-in (aperti anche domani) per effettuare i test sierologici. Il focolaio è sotto controllo e sembra rallentare", afferma.
Chiuso il cluster nel palazzo occupato alla Garbatella
Intanto, nella Capitale è sotto la lente anche un palazzo occupato nel popolare quartiere della Garbatella dove in nove, tra cui una famiglia di cinque persone, sono risultati positivi al Covid 19. Il palazzo che si trova in piazza Attilio Pecile è stato isolato. Sul posto gli agenti del commissariato Colombo che hanno transennato l'area. Ieri la famiglia è stata trasferita all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro mentre oggi, fa sapere l'Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio, "non ci sono più casi positivi all'interno della struttura, i casi positivi sono tutti trasferiti e sono stati ricostruiti i contatti stretti. Sono stati eseguiti i tamponi a tutti e verrà mantenuta ora una sorveglianza sulla struttura da parte della Asl Roma 2". "Il cluster presso lo stabile in piazza Attilio Pecile a Garbatella è chiuso", conclude la nota.
Continua comunque a restare alta l'attenzione nel Lazio dove, senza i due cluster, “oggi avremmo registrato solamente 2 nuovi casi”, sottolinea D’Amato.
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