L'organizzazione criminale aveva stabilito nella Capitale la base operativa da cui coordinare le importazioni per tutta l'Europa: oltre all'Italia, Gran Bretagna, Grecia, Olanda e Francia
A Roma la guardia di finanza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 persone originarie del Pakistan e dell'Afghanistan per traffico internazionale di eroina. L'organizzazione criminale aveva stabilito nella Capitale la base operativa da cui coordinare le importazioni per tutta l'Europa (oltre all'Italia, Gran Bretagna, Grecia, Olanda e Francia), in gran parte operate utilizzando i cosiddetti "ovulatori" o "ingoiatori". L'operazione è stata denominata "Opium".
Le indagini
Le indagini hanno permesso di ricostruire l'operatività di un agguerrito sodalizio, facente parte di un vero e proprio network del narcotraffico, dotato di risorse economiche e di importanti disponibilità di stupefacente da destinare ai propri sodali dislocati in vari Paesi europei. In particolare, l'organizzazione criminale, capeggiata da Z.G.M. di 50 anni - destinatario del provvedimento coercitivo - era contraddistinta da una "doppia anima", locale e globale: locale poiché aveva accentrato in alcuni quartieri romani, in particolare a Torpignattara le fasi di stoccaggio e consegna della droga; globale in quanto capace, grazie a un'articolata rete di conoscenze e connivenze, di proiettarsi in diverse aree geografiche, invadendo piazze di spaccio anche solo per brevi periodi; reperire l'eroina attraverso molteplici canali internazionali, mantenendo costanti e dirette relazioni "commerciali" e criminali con i Paesi d'origine, Afghanistan e Pakistan. L'analisi del circuito relazionale di tutti gli indagati ha permesso di scoprire, tra l'altro, come due degli elementi di spicco dell'organizzazione - M.B. e M.K.Z., entrambi oggetto di misura cautelare - avessero tra i loro contatti Facebook un soggetto con cui avevano condiviso fotografie in cui venivano ritratti in Piazza Vittorio, a Roma. In altre foto postate sul social network quest'ultimo veniva immortalato armato di pistola e fucile mitragliatore AK 47.
Gli accertamenti
Nel corso degli accertamenti, durati oltre un anno, gli specialisti del Gico hanno arrestato nove corrieri di nazionalità pakistana, afghana e siriana e sequestrato oltre 25 chili di stupefacente di altissima qualità.
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