“Nelle prossime ore approverò un provvedimento perché gli esercenti si possano espandere all'aperto: meno tavoli all'interno, cerchiamo di portarne di più all'esterno”, ha detto la sindaca
"I romani sono stati bravissimi e rispettosissimi delle regole. La città ha visto un po' di gente tornare a viverla. Ieri ho fatto un giro per i ristoranti: qualcuno c'è andato. Nelle prossime ore approverò un provvedimento perché gli esercenti si possano espandere all'aperto: meno tavoli all'interno, cerchiamo di portarne di più all'esterno". Lo ha detto a SkyTg24 la sindaca di Roma Virginia Raggi all'indomani dell'inizio della Fase 2 (LA DIRETTA - LO SPECIALE).
"E' molto attesa come novità - ha aggiunto - Volevamo aspettare il decreto legge. Il centro storico di Roma è patrimonio Unesco, abbiamo una serie di monumenti da tutelare, e certo non si potrà arrivare con i tavolini dentro la Fontana di Trevi. Puntiamo molto anche sulla ripresa del turismo". La ricetta oggi è "alleggerire la parte fiscale e agevolare l'ampliamento degli spazi. Dietro a ogni saracinesca ci sono delle famiglie - ha sottolineato -. Ieri sono stata in un ristorante storico di Roma che dà lavoro a 33 persone. Rimanere chiusi non è pensabile. Queste persone fanno bene alla città e al Paese".
La riapertura dei centri estivi
Riguardo i centri estivi, Raggi ha assicurato che "saranno aperti. I bambini però quando si incontrano hanno bisogno del contatto. Cerchiamo di garantire la massima flessibilità e sicurezza, ma non saremo lì col fucile spianato, non si può chiedere a dei bambini che non si tocchino incontrandosi". Sulla mancata apertura delle aree gioco, la sindaca invece ja affermato: "c'è l'obbligo della pulizia e della sanificazione almeno una volta al giorno, la mascherina sopra i tre anni, il distanziamento sociale. Mi chiedo da madre: ma al di là del fatto che sono 550 aree gioco che dovrei pulire più di una volta al giorno, parliamo di bambini di tre anni. Due bambini che giocano con lo scivolo: devo andare lì col vigile a dire che non possono farlo?". "Facciamoli giocare non con lo scivolo ma nel prato, con la terra, in libertà - ha aggiunto - hanno bisogno di sfogarsi e non di essere repressi anche nel momento del gioco".
Raggi poi è tornata a chiedere semplificazioni per gli appalti, sul modello del Ponte Morandi di Genova. "I cantieri che stiamo aprendo adesso - ha aggiunto - sono frutto del lavoro di due-tre anni fa. Se oggi il sistema normativo non è idoneo, forse è il caso di cambiare la norma. Va semplificata la parte dell'accesso. Se ci vogliono anni a far partire un cantiere, tutti i fondi che il governo ha messo faticosamente in campo quando riusciremo a metterli a terra?". Il rischio, le è stato fatto notare, è che si facciano meno controlli: "Non chiedo di diminuire i controlli - ha risposto la sindaca - Noi siamo carenti nei controlli ex post. Io farei tanti controlli 'durante' e 'dopo', e se becco una ditta che ha sgarrato non deve più contrattare con la PA per 3-5 anni". "Minori entrate per il Campidoglio? Noi per anni siamo stati additati come città ladrona. Da quando sono arrivata ho risanato e ho messo da parte dei risparmi. Sono risparmi che vorrei utilizzare. C'è una norma che mi vieta di utilizzarli e sto facendo una battaglia per riprenderli".
"Ricandidatura? Ho richieste, ora penso alla città"
"Ho letto della apertura nel M5s. Non nego che sto ricevendo delle richieste ma la mia attività è concentrata nel fare il bene della mia città. La mia attenzione è tutta concentrata su questo. Al resto delle polemiche non ci faccio troppo caso. Sono polemiche sterili che non interessano i cittadini", ha concluso la sindaca rispondendo a una domanda sulla sua ricandidatura.