Coronavirus, Roma: matrimonio con mascherine in una chiesa sconsacrata

Lazio
Immagine di archivio (ANSA)

Le nozze si sono celebrate ieri nella struttura di Santa Maria in Tempulo, a ridosso delle Terme di Caracalla. La coppia è riuscita a procurarsi le fedi grazie a uno dei testimoni, che di mestiere fa il gioielliere 

Fabio e Claudia si sono sposati ai tempi del coronavirus all’interno della chiesa sconsacrata di Santa Maria in Tempulo, a ridosso delle Terme di Caracalla, a Roma. La coppia era infatti uscita di casa ieri con l'autocertificazione con una motivazione che recitava: "Andiamo a sposarci". I due hanno celebrato le nozze indossando le mascherine, anche nel momento del bacio dopo il “Sì” (LA DIRETTA - LA SITUAZIONE NEL LAZIO).

Le nozze

All’interno della chiesa sconsacrata erano presenti due testimoni e un ufficiale dello stato civile in fascia tricolore, che ha celebrato l'evento leggendo gli articoli del codice civile. Tutti indossavano i guanti (a eccezione degli sposi, unico strappo alla regola) e le mascherine. La coppia è riuscita in extremis a procurarsi le fedi grazie ad uno dei due testimoni, che di mestiere fa il gioielliere e che, però, non ha avuto il tempo di incidere i nomi dei due prima del decreto sulla chiusura delle attività commerciali. Allo scambio degli anelli, le mani di Fabio e Claudia sono state rigorosamente lavate con l'amuchina.

Il commento della sposa

La sposa 41enne, emozionata e con la fede al dito, racconta: “Quando c'è stato il lockdown nazionale ho pensato che le nozze sarebbero saltate. Poi, una settimana fa, ci ha chiamati il Comune di Roma per chiederci se avevamo ancora intenzione di farlo e che loro avrebbero avuto piacere a celebrarle. Ci tenevo talmente tanto a questa data, giorno del compleanno di mia madre scomparsa, che non avrei mai rinunciato a sposarmi in questo giorno".  

Roma: I più letti