Roma, la villa di Alberto Sordi diventerà un museo

Lazio

Lo riporta Il Messaggero. La residenza ospiterà anche la mostra in occasione del centenario dalla nascita dell’attore, dal 7 marzo al 29 giugno 

La villa romana di Alberto Sordi, per la prima volta aperta al pubblico grazie alla grande mostra che vi si terrà dal 7 marzo al 29 giugno per celebrare il centenario dalla nascita dell'attore, al termine dell’esposizione diventerà un museo. Lo riporta il quotidiano Il Messaggero, riferendo che i 37 parenti dell’attore, "aspiranti eredi che avevano impugnato il testamento di Aurelia, sorella di Alberto, hanno perso la causa. La sentenza del tribunale di Roma dà il via libera all'operazione" per la realizzazione del museo nella casa dove 'Albertone' viveva, affacciata sulle Terme di Caracalla.

L'iter giudiziario

Al centro del procedimento c'era il contenzioso nato intorno al patrimonio milionario del famoso attore. A processo erano finiti, tra gli altri, il notaio Gabriele Sciumbata, l'avvocato Francesca Piccolella, l'autista dell'attore, Arturo Artati, e l'avvocato Carlo Farina. I reati contestati a vario titolo dal pm Eugenio Albamonte erano di ricettazione e circonvenzione di incapace ai danni di Aurelia Sordi, morta nel 2014 a 97 anni. Secondo il giudice invece la signora Sordi era lucidissima, anche quando elargì somme di denaro all'autista e ad altre persone di servizio. La sentenza di assoluzione aveva quindi confermato la legittimità dell'atto con cui il patrimonio milionario, compreso la villa, veniva destinato alla Fondazione museo Alberto Sordi.  

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