Roma, incendi a Centocelle: ieri sera la seconda "passeggiata di autodifesa"

Lazio
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Al grido "Combatti la paura, difendi il quartiere", centinaia di persone si sono radunate in piazza Mirti e hanno sfilato tra le vie della zona. Presenti anche tanti bambini. "Non cediamo al ricatto, Centocelle non è terra di conquista", hanno dichiarato gli abitanti 

Diverse centinaia di persone hanno sfilato ieri sera tra le vie di Centocelle, a Roma, per la seconda "passeggiata di autodifesa", organizzata per dimostrare, ancora una volta, l’unione e la comunanza degli abitanti del quartiere alla periferia della Capitale in seguito ai due incendi che nel giro di pochi giorni hanno colpito la libreria Pecora Elettrica e il Baraka Bistrot (FOTO).

I residenti: "Centocelle non è terra di conquista"

Al grido "Combatti la paura, difendi il quartiere" e "Il quartiere è di chi lo vive", i residenti della zona sono partiti da piazza dei Mirti, tra loro anche tanti bambini.
“Una settimana fa abbiamo detto chiaramente combattiamo la paura e non cediamo al ricatto", ha detto un abitante, a cui ha fatto eco un altro: "Centocelle non è terra di conquista di balordi e lo difenderemo con le unghie e con i denti". "C'è un intero quartiere in piazza. È una passeggiata di popolo", ha ribadito un’altra delle centinaia di persone presenti al corteo.
La prima passeggiata di autodifesa si è svolta il 6 novembre scorso, dopo il secondo rogo alla "Pecora Elettrica", avvenuto nella notte precedente. Anche in quell’occasione, in piazza erano scese centinaia di abitanti del quartiere.

Gli incendi

Dopo un primo rogo divampato ad aprile, la libreria antifascista "Pecora Elettrica" è stata nuovamente divorata da un incendio nella notte tra martedì 5 e mercoledì 6 novembre. All’interno del locale erano state trovate tracce di liquido infiammabile, mentre la saracinesca era stata forzata. Poiché nel mese di ottobre era stato bruciato un'altra attività, situata di fronte alla libreria, secondo gli inquirenti i due casi potrebbero essere collegati, in quanto entrambi gli esercizi, stando alle ipotesi, potrebbero aver disturbato il giro di droga che da tempo interessa il parco adiacente.
La notte di sabato 9 novembre, in via Ciclamini, le fiamme hanno invece distrutto gli arredi interni del "Baraka Bistrot". Anche in questo caso la serranda era stata divelta e all’interno era stata rinvenuta una sostanza usata, con tutta probabilità, per appiccare il fuoco. Da quanto trapela, l’episodio potrebbe essere doloso.

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