I fatti risalgono al 2018, quando alcuni utenti insultarono e minacciarono il Capo dello Stato dopo che questi aveva affidato l'incarico per la formazione del Governo a Carlo Cottarelli
La Procura di Palermo ha chiuso l'indagine e si appresta chiedere il rinvio a giudizio di 9 persone che nel 2018 insultarono e minacciarono Sergio Mattarella su Facebook, dopo che il Capo dello Stato aveva affidato l'incarico per la formazione del Governo a Carlo Cottarelli. Le accuse per gli indagati, che rischiano fino a 15 anni di carcere, sono di attentato alla libertà, offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. Tra i violenti attacchi, alcuni utenti avevano augurato al Capo dello Stato di "fare la fine del fratello", riferendosi a Piersanti Mattarella, l'ex presidente della Regione Sicilia ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980.
Le indagini
Nel registro degli indagati finirono subito tre persone, poi l'inchiesta, coordinata dal Procuratore Francesco Lo Voi e dal Pm Gery Ferrara, si è estesa ad altri 39 profili Facebook. La polizia ha identificato gli autori dei post incriminati, molti dei quali non erano anonimi. La chiusura dell'inchiesta ha quindi riguardato nove 'haters', originari di varie città italiane: Palermo, Bari, Varese, Milano, Roma, Foggia e Venezia.