Migrante picchiato ad Anzio, per pm non c'è odio razziale

Lazio
Il ragazzo aggredito ad Anzio

La procura di Velletri ha chiesto la convalida del fermo per il giovane di 18 anni accusato di aver preso a bastonate il 24enne. Ma il pm non ha ravvisato gli estremi per contestare l'aggravante dell'odio razziale

Il pm di Velletri che si occupa dell'aggressione del 24enne nigeriano, avvenuta ad Anzio il 21 settembre, ha chiesto la convalida del fermo per il giovane di 18 anni che, insieme ad un suo amico di 17 anni, è accusato di aver preso a bastonate il migrante. La Procura indaga per il reato di lesioni aggravate dall'utilizzo di strumenti atti ad offendere, ma il pm non ha ravvisato gli estremi per contestare l'aggravante dell'odio razziale. L'altro ragazzo coinvolto è stato denunciato a piede libero.

L'aggressione

A quanto ricostruito dai carabinieri, i due hanno visto camminare in strada il giovane migrante e lo hanno aggredito una prima volta in un'area di parcheggio pubblica. Il nigeriano è riuscito a scappare verso la stazione, ma i due a quel punto si sono procurati i due bastoni e lo hanno inseguito fin davanti alla stazione dove lo hanno colpito più volte.
A notare i due ragazzi, che armati di bastoni correvano dietro al migrante, è stata una pattuglia di carabinieri in borghese che ha allertato i colleghi. Alla vista dei carabinieri i due amici hanno provato a scappare e ad abbandonare le mazze, ma sono stati bloccati.
Il giovane nigeriano è stato invece accompagnato in ospedale: ha riportato ferite alla testa e alla spalla giudicate guaribili in sette giorni. I due amici, entrambi incensurati, abitano nello stesso palazzo che è poco distante dalla struttura che accoglie la vittima.

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