I medicinali, quasi 9mila confezioni donate per un valore complessivo di oltre 88mila euro, verranno distribuiti all'interno di un percorso terapeutico avviato presso l'ambulatorio in via della Lungara
A Roma è stata inaugurata oggi, presso il centro di accoglienza gestito in via della Lungara dai volontari del carcere di Regina Coeli, Vo.Re.Co. Onlus, la prima 'farmacia di strada' riservata a un pubblico indigente. Il progetto sperimentale, nato dall’intesa tra Medicina Solidale, Assogenerici, Banco Farmaceutico e Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, è stato avviato nel settembre 2018 a Roma con il supporto dell'Elemosineria Apostolica e in collaborazione con l'Ateneo di Roma Tor Vergata. Farmacisti volontari hanno organizzato e gestito il magazzino di Cinecittà dove Banco Farmaceutico, nel corso dell'anno, ha fatto confluire i farmaci donati, dispensati secondo le prescrizioni mediche rilasciate dagli ambulatori solidali di Imes. Si tratta di sei strutture, attorno alle quali gravitano approssimativamente 15mila assistiti. I medicinali, quasi 9mila confezioni per un valore complessivo di oltre 88mila euro, verranno distribuiti all'interno di un percorso terapeutico avviato presso l'ambulatorio in Via della Lungara di Medicina Solidale.
Le parole della direttrice di Medicina Solidale
"La nascita della prima ‘farmacia di strada’ - ha spiegato Lucia Ercoli, direttrice di Medicina Solidale e responsabile scientifica del progetto - è un atto concreto per andare incontro a quelle 'periferie esistenziali' indicate da Papa Francesco e nello stesso tempo rappresenta un segno di speranza per tanti cittadini di questa nostra metropoli che vivono ai margini, spesso dimenticati". "Il bene non si fa da soli - ha aggiunto - il bene nasce da una azione di comunità e questa comunità è fatta di persone che dedicano una parte di loro stessi perché il bene si realizzi. Oggi, si realizza una coralità tra istituzioni civili, dell'impresa, del volontariato, gente comune che ha deciso di combattere la stessa battaglia. Perché siamo in una guerra, la guerra alla povertà".
I numeri del progetto
"Siamo lieti - ha detto Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico -, di aver contribuito a fare del bene ai più poveri ed emarginati della nostra società, privi dell'essenziale per rispondere alle esigenze vitali". Daniotti ha fornito il dettaglio dell'operazione: "Settemila 500 confezioni di farmaci per un valore complessivo di quasi 67mila euro donati dalle aziende aderenti ad Assogenerici, più altre 1.566 confezioni del valore di circa 22mila euro donati da altre aziende che regolarmente collaborano con Banco Farmaceutico, per un totale di 32 categorie terapeutiche coperte e 17 aziende donatrici".
Il centro di accoglienza
Gli utenti del centro di accoglienza sono al 70-80 per cento senza fissa dimora, sia italiani sia stranieri. A spiegarlo è uno dei medici volontari che vi prestano servizio, a cui da oggi si affiancano anche i farmacisti volontari. "Vengono qui - spiega Stefano Giorgi, volontario - perché nei pronto soccorso 'normali' hanno timore di andare oppure sono di fatto rifiutati, non sono persone che dispongono del tesserino sanitario". Al centro di via della Lungara vengono accolti per la colazione, per un pasto la sera, per un pacco alimentare, per una consulenza giuridica ed ora anche per i farmaci. "Abbiamo iniziato sette anni fa seguendo i detenuti - spiega padre Vittorio Trani, cappellano di Regina Coeli - poi abbiamo aperto ad altre realtà della città che hanno bisogno. Un esempio? Un ragazzo diabetico che viene da noi per l'iniezione. Se non gliela facessimo sarebbe a rischio morte".