Funerali Piscitelli, il Tar: "Saranno in forma privata". La famiglia: "Noi non ci saremo"

Lazio
Il luogo dell'omicidio (ANSA)

"Alla luce della decisione del tribunale ribadisco che tutta la famiglia di Fabrizio domani non si presenterà al funerale” ha detto Rita Corazza, moglie di Piscitelli. Intanto proseguono le indagini e gli inquirenti hanno deciso di riascoltare l'autista di Diabolik

Il Tar ha respinto il ricorso della famiglia di Fabrizio Piscitelli presentato contro l'ordinanza del Questore di Roma che vieta i funerali pubblici "per motivi di ordine e sicurezza", a riferirlo è stata Rita Corazza, moglie dell'ultras biancoceleste, noto come Diabolik. Intanto gli inquirenti hanno deciso di riascoltare l'autista di Piscitelli, ucciso lo scorso 7 agosto nel parco degli Acquedotti a Roma. L'uomo, che era presente sul luogo dell'omicidio ed è scappato dopo lo sparo, era già stato sentito dalla Squadra mobile nei giorni scorsi e aveva raccontato di non aver riconosciuto il killer, che avrebbe agito con il volto travisato da occhiali e bandana.

Le parole della moglie e della figlia

"Alla luce della decisione del Tar ribadisco che tutta la famiglia di Fabrizio domani non si presenterà al funerale. Ad oggi non ho neanche fatto il riconoscimento della salma di mio marito", ha affermato Corazza. "Faccio appello a tutte le persone che gli volevano bene e intendevano dargli l'ultimo saluto di non presentarsi domani all'alba al cimitero Flaminio – ha poi aggiunto la donna - Solo così possiamo rendergli giustizia e stringerci insieme in un unico dolore". "Il nostro obiettivo non era nessun funerale di Stato, bensì un funerale normale dove potevamo dare un saluto a mio padre alla luce del sole, sostenuto da tutti i suoi amici e parenti", ha scritto sui social Ginevra, una delle figlie di Piscitelli. "Il nostro obiettivo non era nessun funerale di Stato, bensì un funerale normale dove potevamo dare un saluto a mio padre alla luce del sole, sostenuto da tutti i suoi amici e parenti", ha scritto sui social Ginevra, una delle figlie di Piscitelli.

Il Questore: “L'obiettivo è garantire la sicurezza”

"L'obiettivo della mia ordinanza è di evitare che ci possano essere delicati problemi legati alla sicurezza o all'ordine pubblico - ha spiegato il Questore di Roma, Carmine Esposito prima di aggiungere - La mia intenzione non è assolutamente quella di interferire con la cerimonia religiosa o di negare questo momento ai familiari".

Proseguono le indagini

Nel frattempo continua l'attività investigativa per fare luce sull'omicidio, gli investigatori vogliono riascoltare l'autista che lavorava per Diabolik da circa dieci giorni, in sostituzione di un'altra persona. Gli inquirenti hanno già ascoltato anche i familiari di Piscitelli, dai quali però non sono emersi elementi utili alle indagini. Restano per ora inaccessibili i tre cellulari della vittima, ancora bloccati da pin finora sconosciuti. Altri elementi d'indagine potrebbero arrivare dall'analisi dei tabulati telefonici, per ricostruire la rete di contatti di Diabolik, da cui potrebbero emergere dettagli su chi aveva dato appuntamento alla vittima nel parco degli Acquedotti, tendendogli poi l'agguato. Appare invece più complessa la ricostruzione dei tracciati telefonici delle chiamate fatte tramite applicazioni via web. Gli investigatori stanno inoltre ricostruendo le fasi precedenti all'omicidio, raccogliendo ulteriori immagini e allargando il raggio della zona per l'acquisizione dei filmati delle telecamere in strada.

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