Frosinone, indossa la maglia del Cinema America: aggredito ragazzo
LazioIl 33enne, che si trovava a un concerto di beneficenza, è stato prima minacciato e poi inseguito e picchiato. "Erano di estrema destra", ha raccontato il giovane. Una simile aggressione è avvenuta lo scorso giugno a Roma
Indossava la maglietta amaranto del Cinema America e per questo è stato aggredito e picchiato. È successo ieri sera, sabato 27 luglio, ad un concerto di beneficenza contro la leucemia a Frosinone. Francesco, la vittima, 33 anni, è stato prima minacciato nei bagni poi inseguito e picchiato. Gli aggressori gli hanno strappato la maglia e rotto gli occhiali. "Erano di estrema destra", ha raccontato il giovane. Una simile aggressione è avvenuta lo scorso giugno a Roma.
Il commento della vittima
"Per come la vedo io non dovrebbe essere pericoloso indossare una maglietta. Credo sia stato un fatto di emulazione: ne avrà letto sui social, avrà visto alla tv... Io non sono dell'associazione ma frequento le loro arene, a San Cosimato, alla Cervelletta. Ho una forte empatia con quello che fanno", racconta Francesco, ciociaro ma da 15 anni a Roma. "Secondo me fanno un servizio encomiabile per la città. Io spero che questi episodi siano isolati - ha aggiunto -. La maglia l'ho indossata perché apprezzo il loro lavoro, e volevo farlo conoscere. L'ho comprata dopo le aggressioni di giugno, ma solo perché non l'avevo trovata prima".
La dinamica dell'aggressione
"E' accaduto dopo le 22 - racconta all'ANSA Francesco -. Ho lasciato i miei amici per andare in bagno. In fila con me c'era un uomo sui 30. Non lo conoscevo e non aveva addosso simboli di estrema destra: un ragazzo 'normale'. Non ha parlato di politica". Ma il modus operandi "era lo stesso di Roma, e questo mi ha fatto pensare che potesse essere ricondotto a loro". "Mi ha chiesto di levarmi la maglietta e di dargliela - continua Francesco - e io mi sono rifiutato. Mi sono allontanato per evitare che la provocazione degenerasse". All'aggressore si avvicinano due amici. "Sono tornato al concerto, e qui è intervenuta la sicurezza - prosegue il 33enne -. Io cercavo solo di allontanarmi, pensavo che in presenza della folla avrebbero desistito". A un tratto "scoppia il parapiglia", e il ragazzo si ritrova con la maglietta stracciata. La sicurezza, alla fine, "li porta fuori di forza". Non ha sporto denuncia.
I precedenti a Roma
Lo scorso 15 giugno quattro ragazzi sono stati picchiati a Roma (VIDEO) perché si sono rifiutati di togliere la maglietta dell'associazione culturale Piccolo Cinema America, considerata “troppo antifascista” dagli aggressori. A una delle vittime è stato rotto il naso. Verso le quattro del mattino i ragazzi, 20enni, sono stati fermati da una decina di individui di circa trent'anni che avrebbero intimato: “Hai la maglietta del Cinema America, sei antifascista levati subito la maglietta, te ne devi andare via”. Dopo le minacce sono seguite bottigliate, pugni, insulti e testate.
Minacce all'associazione
Pochi giorni dopo l'aggressione ai quattro ragazzi è stata picchiata anche l'ex fidanzata del presidente dell'Associazione Piccolo America, Valerio Carocci. Durante il pestaggio, gli aggressori avrebbero detto alla giovane: "Di' al tuo ragazzo di stare calmo". Secondo quanto denunciato dalla ragazza, 29 anni, gli aggressori sarebbero stati in due e le avrebbero bloccato la testa contro il finestrino di una macchina. L'aggressione sarebbe avvenuta nei pressi di piazza San Cosimato a Trastevere. Anche in questo caso l'ipotesi è che i due aggressori appartengano ad ambienti di estrema destra. La vittima, in questo caso, non indossava la maglietta amaranto del Cinema America.
Le parole di Zingaretti
"Un altro ragazzo picchiato perché portava una maglietta del Cinema America. Smettiamola con un ministro degli Interni che diffonde l'odio. Vengano immediatamente arrestati gli aggressori. Sia garantita la sicurezza a tutti. Si rafforzino le forze dell'ordine pilastro della nostra democrazia che sono senza contratto da oltre 200 giorni – ha commentato sui social il segretario del Pd, Nicola Zingaretti - All'alleanza dell'odio contrapponiamo l'alleanza delle persone perbene che credono in un futuro di sviluppo e solidarietà", ha concluso Zingaretti.