Altri 11 arresti sono stati effettuati durante i controlli contro lo spaccio di droga nei quartieri di Tor Vergata e Tor Bella Monaca
Quattro persone sono state arrestate in flagranza dalla Polfer, alla stazione Termini di Roma, per furto pluriaggravato. Gli agenti hanno notato quattro cubani, due uomini e due donne, aggirarsi intorno a una famiglia di turisti che stava mangiando nella zona commerciale della stazione. I quattro, simulando di fotografarsi per non destare sospetti, sono così riusciti a rubare una borsa lasciata su una sedia. Poco dopo però, sono stati bloccati dai poliziotti testimoni dell'intera scena. La borsa è stata restituita alla turista che, dopo aver formalizzato la denuncia, ha continuato con la sua famiglia il giro turistico programmato.
L'attività antidroga in città
Prosegue l'attività di prevenzione e controllo svolta dai carabinieri della Compagnia di Frascati nei quartieri di Tor Vergata e Tor Bella Monaca che ha portato all'arresto di 11 persone e alla denuncia in stato di libertà di altre quattro. Sorvegliate speciali le piazze di spaccio della zona.
Gli arresti
In via dell'Archeologia i militari hanno fatto scattare le manette ai polsi di 3 persone, un 17enne romano e due cittadini albanesi di 20 e 21 anni, sorpresi a spacciare dosi di cocaina. I carabinieri hanno anche sequestrato 34 dosi della stessa sostanza e circa 600 euro in contanti, ritenuti il provento dell'illecita attività. In manette anche un 19enne romano trovato in possesso di 18 dosi di cocaina, 23 di hashish e 740 euro in contanti. All'interno della piazza di spaccio, nascoste in vari punti, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato in totale 34 dosi di cocaina e 20 dosi di eroina. Le indagini proseguono per risalire ai pusher che le hanno occultate. Poco più tardi, i carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno arrestato una 36enne romana, per evasione. La donna già sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari è stata pizzicata dai militari in strada senza alcuna autorizzazione. Nella rete dei controlli sono finite altre sei persone che, dagli accertamenti alla banca dati, sono risultati tutti destinatari di ordinanze di misure cautelari.