La statua è stata imbarcata su un battello, alla presenza del vescovo della Diocesi di Porto e Santa Rufina, Gino Reali, per raggiungere la chiesa di San Bartolomeo, all'Isola Tiberina
La Madonna de Noantri in processione sul Tevere, nella mattina di domenica 14 luglio, da Fiumicino a Roma, fino all'Isola Tiberina. Per il terzo anno consecutivo, è il suggestivo prologo alla festa de Noantri, caratterizzata da due processioni tradizionali: quella di apertura del 20 luglio, nelle strade dello storico rione di Trastevere, e quella di chiusura del 28 luglio, denominata 'Fiumarola', sul Tevere. Alla ben nota processione Fiumarola nel tratto cittadino, che continua ad essere svolta tra i muraglioni del fiume tra ponte Duca d'Aosta e ponte Garibaldi, è stata aggiunta anche la processione dalle acque di Fiumicino all'Isola Tiberina.
La processione
Dopo la Messa celebrata nella chiesa di Santa Maria Porto della Salute, a Fiumicino, la sacra Immagine è stata imbarcata su un battello messo a disposizione della Capitaneria di Porto sotto il comando del Capitano di Vascello Filippo Marini, alla presenza del vescovo della Diocesi di Porto e Santa Rufina, Gino Reali. Il battello, seguito da altre imbarcazioni, dopo aver solcato le acque del porto di Fiumicino, risalirà il Tevere verso il centro della città dove la statua sarà attesa all'Isola Tiberina presso la chiesa di San Bartolomeo, dove è previsto un momento liturgico, per poi rientrare nella sua sede presso la chiesa di Sant'Agata.
La storia
Per l'Arciconfraternita del SS. Sacramento e della Madonna del Carmine in Trastevere, l'intento è rievocare le ragioni storiche della processione fluviale con la risalita del fiume, che trova il suo fondamento nel fatto che la sacra statua, scolpita in legno di cedro, dopo una tempesta, fu ritrovata nel 1535 nelle acque antistanti Fiumicino da marinai Corsi e da questi portata via Tevere sino a Trastevere presso la Basilica di San Crisogono sin da allora eletta come chiesa nazionale dei Corsi residenti o operanti a Roma e a quell'epoca retta da carmelitani: per tale circostanza la statua è stata chiamata ed è conosciuta come la Madonna del Carmine, divenendo poi la Protettrice dei trasteverini.