Momenti di tensione nella Capitale. Dopo una lunga 'trattativa' l'uomo è stato convinto dai vigili del fuoco. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo si sarebbe arrampicato sul primo anello per un'azione dimostrativa contro il nuovo regolamento di polizia urbana
Momenti di tensione, a Roma, nella mattinata di martedì 9 luglio, quando un uomo è salito sul primo anello del Colosseo, minacciando di buttarsi di sotto. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco e la polizia. Dopo una lunga 'trattativa', i vigili del fuoco sono riuscitia a convincere l'uomo a desistere dall'intento suicida, riuscendo a farlo tornare sui propri passi.
Si tratterebbe, però, di una condotta recidiva: già in passato, infatti, il 50enne si sarebbe arrampicato sul monumento, minacciando di gettarsi nel vuoto.
Un'azione dimostrativa
Secondo quanto si è appreso, si tratta del titolare di un'agenzia di 'salta fila' per i turisti che vogliono visitare il monumento. A quanto reso noto dalla polizia locale, l'uomo si sarebbe arrampicato per un'azione dimostrativa contro il nuovo regolamento di polizia urbana, applicato poco prima nei confronti di due "promotori turistici". Fermati da una pattuglia della polizia locale del I Gruppo Centro, erano stati sanzionati con un provvedimento da 400 euro ciascuno e l'applicazione del Daspo urbano per 48 ore.
"Grazie a una lunga trattativa con alcuni agenti del Comando Generale, intervenuti sul posto insieme al Comandante del Corpo Antonio Di Maggio, è stato possibile farlo desistere dall'intento suicida", sottolinea la polizia locale in una nota.