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Roma, anziana morta dopo le percosse: badante condannata a 2 anni

Lazio
Foto di archivio

In primo grado era stata emessa una sentenza a 10 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio preterintenzionale, ma l'accusa è stata derubricata in omicidio colposo durante il processo d'appello 

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Due anni di reclusione sono stati inflitti dalla prima Corte d'Assise d'appello di Roma a Maria Dumitras, 49enne romena sotto processo con l'accusa di avere percosso violentemente e di avere quindi causato la morte di Ivana Dantimi, una 92enne della quale era badante. Il Tribunale ha derubricato in omicidio colposo l'iniziale imputazione di omicidio preterintenzionale, con contestuale diminuzione della pena.

La decisione dei giudici

In primo grado, la donna era stata condannata a 10 anni e 6 mesi di reclusione per l'accusa di omicidio preterintenzionale aggravato. Martedì 2 luglio, in virtù della derubricazione dell'accusa, della concessione delle attenuanti generiche e degli esiti di una perizia affidata dai giudici d'appello, si è vista infliggere una condanna a 2 anni di reclusione.

La ricostruzione

I fatti contestati risalgono al 31 luglio 2015, quando l'anziana fu portata in ospedale dove le furono riscontrati un trauma cranico con ematoma frontale, contusioni e vaste ecchimosi sugli avambracci e una frattura del femore. La badante, assieme a un'altra persona, attribuì quelle ferite a una caduta accidentale. Fu la stessa vittima, raggiunta in ospedale da un carabiniere, a raccontare di essere stata aggredita, afferrata dalle spalle, strattonata e spinta a terra. Il figlio della donna apprese dalla madre di un litigio avvenuto in casa, anche se la 92enne cercò di minimizzare l'accaduto per non destare allarme. L'anziana morì alla fine del 2015 dopo diversi ricoveri.