Roma, scavalca un cancello per entrare a un rave alla Sapienza: muore 25enne

Lazio
Foto di archivio (ANSA)
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Il ragazzo si è reciso l'arteria femorale. Ricoverato al Policlinico Umberto I, non è stato sufficiente a salvarlo l'intervento d'urgenza

Francesco Ginese, 25 anni, è morto dopo aver tentato di scavalcare il cancello per entrare a un rave abusivo della 'Notte bianca' all'Università La Sapienza di Roma. Il giovane si sarebbe reciso l'arteria femorale. La notizia è stata riportata da Il Messaggero. Il 25enne è stato ricoverato nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 giugno in gravi condizioni al Policlinico Umberto I di Roma, dove è deceduto dopo essere stato operato d'urgenza.

La ricostruzione

Le condizioni di Francesco, originario di Foggia e studente modello iscritto alla Luiss, sono apparse fin da subito disperate e, nonostante un delicato intervento, domenica 23 giugno è morto al policlinico Umberto I. Dai primi accertamenti degli investigatori, sembra che il ragazzo si trovasse in compagnia di un amico quando ha deciso di scavalcare il cancello di viale dell'Università forse per non pagare il biglietto, a sottoscrizione, o evitare la fila all'ingresso principale. Sgomento tra i familiari e gli amici di Francesco, che dopo una laurea in politica internazionale alla Luiss aveva da poco iniziato un lavoro in una multinazionale. Appena avvertiti dell'accaduto i genitori sono partiti da Foggia e sono rimasti accanto al ragazzo fino all'ultimo.

Le indagini

Sono in corso gli accertamenti della polizia per far luce sull'accaduto e individuare i responsabili del rave abusivo i quali rischierebbero la denuncia. In Procura in queste ore si indaga per capire cosa è successo e accertare eventuali responsabilità, in particolare di chi doveva garantire l'incolumità dei partecipanti alla festa: al vaglio la posizione degli organizzatori della 'Notte bianca' e di chi ha la giurisdizione sugli spazi dell'ateneo. 

Il tentativo degli amici di salvare Francesco

Per salvare Francesco era subito scattata una gara di solidarietà per la raccolta di sangue. Anche sulle pagine dei social della 'Notte bianca' alla Sapienza era stato rilanciato l'appello di amici e conoscenti di Francesco. "Ieri sera, mentre era in corso l'iniziativa, un ragazzo è rimasto ferito in un incidente ed è stato immediatamente soccorso dall'ambulanza prevista per l'evento. Francesco è ora in ospedale e ha bisogno di aiuto. Condividiamo e rilanciamo l'appello dei suoi amici per la raccolta di sangue", era stato comunicato.

La Sapienza: "Dolore per una morte assurda"

"La Sapienza esprime profondo dolore per la morte assurda del ragazzo che si è gravemente ferito nella notte tra venerdì e sabato e manifesta solidarietà alla famiglia, così duramente colpita con la perdita di un figlio brillante e promettente. Si ringrazia tutto il personale del Policlinico universitario Umberto I per l'impegno profuso in queste ore con due difficili interventi chirurgici nel tentativo di salvare questa giovane vita", ha commentato l'università La Sapienza di Roma.

La denuncia

"Quando l'Ateneo ha notizia dell'organizzazione di eventi non autorizzati, provvede sempre, come anche nel caso in questione, ad una preventiva formale comunicazione alle autorità di pubblica sicurezza. Inoltre, qualora tali eventi non autorizzati dovessero effettivamente svolgersi, contravvenendo al regolamento in materia e/o forzando gli accessi agli spazi universitari, l'Ateneo procede sempre a presentare un esposto alla Procura della Repubblica", fanno sapere dall'università. "Infine alla Sapienza è presente un servizio di vigilanza e un sistema di videosorveglianza che consente di allertare immediatamente le autorità competenti in caso di manifestazioni non autorizzate e di produrre documenti video che vengono, su richiesta, messi a disposizione delle stesse autorità".

L'evento alla Sapienza

Un evento "a sostegno delle spese legali dei movimenti studenteschi" che è andato avanti per due sere, giovedì 20 giugno a Villa Mirafiori e venerdì 21 giugno alla Città Universitaria di Roma. È 'Sapienza Porto Aperto' il nome dell'iniziativa non autorizzata. Non è il primo evento del genere che si tiene all'interno della cittadella universitaria. Anzi, stando alle informazioni che circolano sul web, la "Notte bianca della Sapienza" si tiene da oltre dieci anni.

La 'Notte bianca'

Il programma proposto quest'anno spaziava dalla musica alla giocoleria, dal live painting a una lezione aperta di kickboxing e muay thai. L'evento Facebook, a cui avevano annunciato la loro partecipazione con un click 536 persone (2.321 gli interessati), presentava così i due giorni: "Per 13 anni la luna della Notte bianca, facendosi illuminare da ciò che succedeva nel mondo, ha illuminato la città universitaria. Sotto la luna abbiamo ballato per ore, migliaia di corpi danzanti, tutti diversi e tutti bellissimi, a far pulsare e vibrare l'università di vita e di gioia. Abbiamo costruito saperi come fossero vascelli e su quei vascelli abbiamo prima cavalcato l'Onda, per poi farci trasportare dalla marea femminista".

Il tema dell'evento

Il tema migranti era quest'anno centrale. "Chiudere un porto vuol dire negare e distruggere le relazioni. Vogliamo rendere la Sapienza un Porto Aperto. L'abbiamo già fatto quest'anno, riempiendo le facoltà di iniziative, organizzando laboratori di autoformazione, invadendo la città universitaria e piazzale Aldo Moro per permettere a Mimmo Lucano di parlare", ricordano gli organizzatori.

FdI presenta un'interrogazione parlamentare

"Le università non possono essere ostaggio dei collettivi e dei centri sociali. È ormai un problema di ordine pubblico. Se ne occupi il ministero dell'Interno". Così Giovanni Donzelli, parlamentare e responsabile nazionale di Fratelli d'Italia, annuncia una interrogazione in commissione al ministro Matteo Salvini. "I collettivi di estrema sinistra usano ripetutamente l'ateneo La Sapienza di Roma come locale a cielo aperto per feste illegali e a pagamento. Il rettore ha più volte denunciato pubblicamente la situazione fuori controllo. Da articoli di stampa si apprende che avrebbe anche avvertito ufficialmente la Questura", si legge nell'interrogazione parlamentare firmata anche da altri colleghi di Fratelli d'Italia tra cui il responsabile cultura del movimento, Federico Mollicone. "Cosa ha intenzione di fare il ministro Salvini per far rispettare la legge all'interno de La Sapienza e delle Università italiane troppo spesso in balia dei collettivi universitari?", chiede Fratelli d'Italia.

Bussetti: "Inaccettabile"

"Quello che è accaduto venerdì sera alla Sapienza non deve più ripetersi. È inaccettabile che un luogo di formazione e cultura, vera e propria eccellenza italiana, venga trasformato in una discoteca abusiva. Auspico che si faccia presto chiarezza per individuare eventuali responsabilità", scrive in un post su Facebook il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti. "Resta il rammarico e il dolore per la morte di Francesco, una tragedia che poteva e doveva essere evitata. Mi unisco al dolore dei familiari e degli amici per questa grave perdita", conclude Bussetti nel post.

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