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Roma, 20enni aggrediti perché indossano maglia del Piccolo America, "troppo antifascista"

Lazio
Una delle vittime del pestaggio e la maglietta insanguinata (ANSA)

Secondo quanto denunciato dalle vittime, sono state accerchiate da una decina di giovani che li hanno minacciati: “Togliete la maglietta o non uscite da Trastevere”. Davanti al rifiuto li hanno pestati. Conte: "Se i fatti confermati, episodio gravissimo" 

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Quattro ragazzi sono stati picchiati perché si sono rifiutati di togliere la maglietta dell'associazione culturale Piccolo Cinema America di Roma, considerata “troppo antifascista” dagli aggressori. A una delle vittime è stato rotto il naso. A dare la notizia è stato il Piccolo Cinema America, associazione culturale nata per salvare l’omonimo cinema di piazza San Cosimato dalla demolizione e che da anni promuove il progetto “Il cinema in piazza”. "Alle quattro del mattino - raccontano - quattro ventenni sono stati aggrediti da una decina di individui di circa trent'anni al grido di 'hai la maglietta del Cinema America, sei antifascista levati subito la maglietta, te ne devi andare via'. Sono seguite bottigliate, pugni, insulti e testate con minacce affinché i ragazzi levassero le magliette". I quattro amici avevano trascorso la serata all'arena del Piccolo America, per vedere “First reformed”. Presente anche il regista del film, Paul Schrader.

Il racconto del giovane aggredito

La denuncia arriva da David Habib, ricoverato al Fatebenefratelli, il ragazzo che indossava la maglietta bordeaux ora piena di sangue. Habib è finito in ospedale con una tumefazione e il naso rotto. A un altro degli aggrediti sono stati messi tre punti sul sopracciglio destro e anche lui è stato medicato in ospedale nella notte. "Eravamo a San Francesco a Ripa, all'inizio erano in due, hanno iniziato a insultarci - racconta Habib - e in pochi minuti da due sono diventati quattro e dopo una decina, non siamo riusciti a scappare e a difenderci. È stato un assalto pieno di violenza. Io non ho acconsentito a togliere la maglietta e la conseguenza è stata una testata sul naso, che domani devo operare d'urgenza. È evidente che avessero già deciso di aggredirci. Abbiamo avuto la sensazione che ci avessero seguito. Trastevere è un punto di riferimento e luogo di aggregazione per tutti. Non smetteremo di frequentare i territori di questa città liberamente e di rivendicare le nostre idee, come non smetteremo di partecipare alle proiezioni a San Cosimato e indossare la maglietta del Cinema America", conclude il ragazzo.

Il presidente del Piccolo America: "Tutti in piazza con le magliette"

Secondo Valerio Carocci, presidente del Piccolo America, si tratta di "un atto gravissimo in una città e paese allo sbando, questa è una vera e propria aggressione squadrista. Dove la violenza non viene più condannata ma anzi viene difesa e sdoganata come strumento di giustizia da chi ci governa. Ci costituiremo parte civile e sosterremo le spese legali. Non smetteremo di indossare le nostre maglie e lanciamo un appello a affinché si indossi tutti insieme una maglia bordeaux". Carocci invita ad andare "stasera tutti a piazza San Cosimato con la maglietta del Cinema America per esprimere solidarietà ai ragazzi, nella serata in cui sarà nostro ospite Jeremy Irons - conclude - per presentare 'Io ballo da sola', in omaggio a Bernardo Bertolucci".

Conte: "Se i fatti fossero confermati, episodio gravissimo"

"Alcuni giovani presenti all'arena di piazza San Cosimato sono stati aggrediti perché non hanno ceduto a un gesto di sottomissione: non si sono tolti la maglia col logo dell'Associazione Piccolo America, sinonimo per gli aggressori di fede "antifascista". Aspettiamo le verifiche, ma se i fatti fossero confermati sarebbe un episodio gravissimo, aggravato dalla intolleranza ideologica". A scriverlo su Facebook il premier Giuseppe Conte.  

La solidarietà di Virginia Raggi e Nicola Zingaretti

"Piena solidarietà ai ragazzi del Cinema America aggrediti ieri sera", scrive su Twitter Virginia Raggi, sindaca di Roma. "Un atto vile e barbaro, che bisogna condannare fermamente. Il pensiero e la libertà di espressione nulla hanno a che vedere con la violenza. Roma è una città aperta e inclusiva". Sullo stesso social network esprime la sua vicinanza anche Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e segretario del Partito Democratico: "Siamo tutti il Piccolo America. Dalla parte dei ragazzi del Cinema America che riempiono di cultura le serate di Roma. Siano al più presto individuati gli squadristi di questa notte. A Roma non si può accettare una violenza così".