Mondo di mezzo, ex capo di gabinetto di Regione Lazio condannato a un anno

Lazio
Foto di archivio (Fotogramma)

Maurizio Venafro è stato condannato in appello a un anno di reclusione, con pena sospesa. Con lui è stato condannato, a un anno e 4 mesi, Mario Monge, ex dirigente della cooperativa Sol.Co. Entrambi sono accusati di turbativa d'asta 

Condannato in appello a anno di reclusione, con pena sospesa, l'ex capo di Gabinetto della Regione Lazio, Maurizio Venafro, accusato di turbativa d'asta in uno dei filoni del processo al 'Mondo di mezzo'. In primo grado, Venafro era stato assolto con formula piena 'per non avere commesso il fatto'.

La condanna a Monge

La III Corte d'Appello ha inoltre confermato la condanna ad 1 anno e 4 mesi nei confronti di Mario Monge, ex dirigente della cooperativa Sol.Co. Anche per Monge l'accusa è di turbativa d'asta. I giudici hanno disposto per Venafro anche il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 1 anno.

Le accuse della procura

La vicenda è legata all'affidamento della gara d'appalto per l'assegnazione del servizio Cup della Regione Lazio nel 2014. Secondo l'accusa, è scritto nel capo di imputazione, Venafro “avrebbe concorso a indirizzare l'aggiudicazione dell'appalto in un'ottica di spartizione tra cooperative vicine ad ambienti di destra e di sinistra”.

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