A riferire l'accaduto è il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha lanciato un appello a tutti i questori e i prefetti: “Aumentare controlli e attenzione in luoghi di aggregazione di cittadini islamici"
Un uomo, georgiano di 44 anni, che indossava un crocifisso è stato accoltellato da un 37enne marocchino, l'aggressione è avvenuta alla stazione Termini di Roma nella sera di sabato 20 aprile. A renderlo noto è il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che in seguito a quest'atto ha annunciato: "Scrivo a tutti i prefetti e questori per aumentare controlli e attenzione in luoghi di aggregazione di cittadini islamici, per prevenire ogni tipo di violenza contro cittadini innocenti". Nel pomeriggio Salvini ha aggiunto: "Il ministro dell'Interno ha il dovere di garantire la sicurezza e di non sottovalutare questi fenomeni, che guardacaso vedono come protagonisti degli extracomunitari arrivati in Italia grazie ai porti aperti". Poi riferendosi al Pd: "È impegnato a negare il movente religioso nell'aggressione in zona stazione Termini, ma dimentica che il giorno di Pasqua a Torino un senegalese ha aggredito due poliziotti urlando 'Allah Akbar'".
L'aggressione
Il georgiano accoltellato sarebbe un senza fissa dimora, come il marocchino con cui ha avuto un litigio. Secondo quanto hanno ricostruito al momento gli investigatori, che ascolteranno anche l'autista del bus sul quale è avvenuto il litigio, nell'episodio non sarebbe emerso alcun collegamento con fatti di terrorismo o di matrice religiosa. È stato lo stesso georgiano a denunciare, ma in un secondo momento, l'episodio del crocifisso. Ai poliziotti l'uomo ha prima detto di essere rimasto ferito in una lite e successivamente ha raccontato che chi lo aveva colpito lo aveva scambiato per un italiano e lo aveva preso di mira per un crocifisso che aveva al collo. La vittima, portata in ospedale per la profonda ferita al collo, è stata giudicata guaribile in 21 giorni.
Le due versioni della vittima
In attesa degli accertamenti, i Pm della Procura di Roma hanno contestato l'accusa di tentato omicidio con l'aggravante dell'odio religioso al cittadino marocchino. La vittima, secondo quanto si apprende, avrebbe fornito versioni diverse. In particolare, ai medici del pronto soccorso che lo hanno curato, il 44enne avrebbe raccontato che l'intenzione dell'aggressore era quella di rubargli la catenina con il crocifisso, mentre agli inquirenti ha spiegato che l'aggressore avrebbe avuto motivi religiosi e gli avrebbe detto "cattolico di m...".
La replica del M5S
Alle dichiarazioni di Salvini rispondono gli alleati di governo del Movimento 5 stelle: "Dopo Torino, Roma. I tristi fatti di cronaca di questi giorni, con l'aggressione prima a due agenti della polizia da un soggetto che sarebbe dovuto essere già espulso, poi con l'accoltellamento di oggi, dimostrano che il vero problema sono i quasi 600 mila irregolari che abbiamo in Italia. E sui rimpatri non è stato fatto ancora nulla. Il problema ce lo abbiamo in casa, non è che scrivendo una lettera o una circolare si risolvono le cose. Bisogna fare di più sui rimpatri che sono fermi al palo".