Roma, casa assegnata a una famiglia rom: proteste a Casal Bruciato

Lazio
Le proteste a Casal Bruciato a Roma (ANSA)

Circa 70 residenti, ieri sera, hanno spostato i cassonetti al centro della strada in via Cipriano Facchinetti facendo una sorta di barricata 

Da Torre Maura, dove la scorsa settimana si sono vissuti momenti di tensione per l’arrivo di alcune famiglie rom in una struttura (LE FOTO), le proteste contro i nomadi si stanno spostando anche in altre periferie di Roma. A Casal Bruciato sulla Tiburtina, i cittadini sono scesi in strada per protestare contro l'assegnazione di una casa popolare a una famiglia di nomadi. Ieri sera, circa 70 residenti hanno spostato i cassonetti al centro della strada, in via Cipriano Facchinetti, facendo una sorta di barricata e, questa mattina, una trentina di persone si sono radunate di nuovo davanti allo stabile, affermando: "Non andiamo via fino a che non vediamo la revoca dell'assegnazione. Se li portassero a casa loro". Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine.

Manifestanti: "Casa a italiani"

Gli animi di chi manifesta in strada si sono accesi quando si è saputo che la ragazza che ha occupato l'appartamento era stata invitata a uscire perché "abusiva". "Ci deve stare lei, un'italiana. Ne ha diritto", hanno urlato gli abitanti, invitandola a rientrare in casa. "L'hanno minacciata di toglierle il bambino - dice una residente- li levassero ai nomadi i bambini. È una vergogna. Adesso blocchiamo la strada".

Le parole di Noemi

"Ho lasciato la casa perché mi hanno detto che rischiavo una denuncia e di perdere mio figlio. Ora mi fermerò nella tenda in cortile fino a quando non mi daranno un'abitazione” spiega Noemi, la giovane mamma allontanata. "Ho saputo che era stata assegnata ai rom che, però, dopo la protesta erano andati via - ha detto la 20enne - così stamattina sono entrata. La porta era socchiusa. Non lavoro e vivo in una casa piccolissima con mia nonna. Anche io e il mio bambino abbiamo diritto a una casa dignitosa".

Sul posto la presidente del Municipio IV

“Date le case ai terremotati dell'Aquila" hanno urlato altri cittadini alla presidente del Municipio IV, la pentastellata Roberta della Casa, giunta sul posto. "Mi auguro che i ghetti non esistano più" ha replicato la presidente del Municipio, che ha poi riferito che la famiglia potrebbe rinunciare. "Dopo essere stati accolti in questo modo immagino non siano propensi a rientrare - ha detto - Ora vediamo. Valutiamo se c'è un'alternativa. Si tratta di una famiglia di cinque persone che aveva i requisiti ed era in graduatoria". "Fateci vedere queste graduatorie - urlano gli abitanti - Ci sono italiani che dormono in macchina. La sindaca delle periferie dov'è oggi? Noi qui non ce li vogliamo". I residenti urlano in coro "revoca" riferendosi all'assegnazione e ancora "Buffona. Andate a casa". In strada molte donne e anziani.

"Siete dei fascistoni”

Quando ha sentito in televisione della protesta a Casal Bruciato Antonietta, una pensionata di 85 anni che abita a pochi metri di distanza da via Facchinetti, è uscita di casa con il cane e ha raggiunto la folla. "Siete dei fascistoni, mi fate schifo" ha detto rivolgendosi ai residenti in protesta. A quel punto una di loro ha risposto: "A signo' se li porti a casa sua i rom". Poi Antonietta ha spiegato: "Siamo diventati cattivi, non c'è più niente: non c'è più sentimento, non c'è rispetto. Io il fascismo l'ho vissuto. Non bisogna aver paura di dire le proprie idee, bisogna lottare". 

La mobilitazione a Casalotti

Anche Casalotti, altra periferia della Capitale, è in mobilitazione. Questa sera, è in programma una fiaccolata di Forza Nuova. "Sappiamo di aver vinto solo una battaglia, sappiamo che la "guerra" è lunga, ma il fronte adesso si sposta a Casalotti" ha sottolineato Forza Nuova Roma. "Basta rom basta immigrazione" lo slogan della manifestazione in programma alle 19 in via Casalotti 1. Mercoledì nella stessa zona dovrebbe svolgersi anche una manifestazione di Casapound.

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