Roma, uccise 81enne durante rapina: condannato a 18 anni

Lazio
Foto di archivio (ANSA)

I fatti risalgono al 2012, quando due rapinatori si introdussero in una villa del Vermicino per rubare ori e gioielli. Liliana Tardiola fu ritrovata col cranio fracassato

Lieve riduzione di condanna in Appello per Tibor Osz Szilard, il romeno di 31 anni che nell'aprile 2012, assieme a un connazionale, mise a segno una rapina che sfociò nell'omicidio di Liliana Tardiola, 81 anni, ritrovata col cranio fracassato nella sua villa del Vermicino, vicino Roma. 

La condanna

La prima Corte d'Assise d'Appello bis, presieduta da Agatella Giuffrida, ha inflitto al 31enne 18 anni di reclusione, per l'accusa di omicidio volontario e rapina. Due anni in meno rispetto alla condanna a 20 anni di carcere pronunciata nei suoi confronti a maggio 2018 dal Gup di Roma, a conclusione del processo con rito abbreviato. Oggi, venerdì 29 marzo, la pena è stata concordata davanti ai giudici d'Appello. 

La rapina

Era il 27 aprile 2012 quando i vicini di casa della vittima, in allarme perché la donna non rispondeva e dalla villa non avvertivano alcun rumore, chiamarono i vigili del fuoco. La porta era stata chiusa a chiave dai rapinatori. Il corpo della Tardiola, ex funzionaria ministeriale che viveva da sola, fu trovato in camera da letto in una pozza di sangue. La donna aveva il cranio fracassato. Dalla casa erano stati sottratti soldi e gioielli, cosa che fece propendere sin da subito per una rapina conclusasi tragicamente. Tibor Osz Slizard si autoaccusò della rapina, chiamando però in correità il connazionale, che fece da 'palo' durante il colpo e fu condannato a dieci anni di reclusione. 

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