Roma, non versano tassa di soggiorno: sequestrati beni a 2 albergatori
LazioIl provvedimento, su richiesta del PM Alberto Pioletti, ha riguardato Gianluca Violante, titolare dell'albergo 'Majestic' in via Veneto, e Marco Visocchi, che gestisce l'hotel 'The Duke' nel quartiere Parioli. “Aggiornamento: Violante assolto dalle accuse – leggi sotto”
Per anni non hanno versato nelle casse del Comune di Roma la tassa di soggiorno, intascandosi illecitamente il denaro. Per questo a due imprenditori che gestiscono due alberghi di lusso nella Capitale sono stati sequestrati beni per oltre un milione di euro. Il provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Gip, su richiesta del PM Alberto Pioletti, è stato eseguito nei confronti di Gianluca Violante, titolare dell'albergo 'Majestic' in via Veneto, e Marco Visocchi, che gestisce l'hotel 'The Duke' nel quartiere Parioli. Nei loro confronti la Procura contesta il reato di peculato.
Il sequestro
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, Violante non ha versato la tassa dal 2014 al 2017 e gli uomini della polizia di Roma Capitale hanno proceduto a un sequestro nei suoi confronti di 412mila euro. Visocchi non ha versato dal 2015 al 2017 quanto spettava all'amministrazione comunale e oggi gli è stato notificato il provvedimento di sequestro per 640mila euro complessivi. La tassa di soggiorno è stata codificata nel 2010 e prevede un contributo a carico di chi alloggia nelle strutture alberghiere da applicare secondo criteri di gradualità. Nelle scorse settimane, la procura ha effettuato una serie di sequestri nei confronti di imprenditori alberghieri tutti accusati di essersi intascati la tassa senza disporre il versamento al Comune.
Nota
“Aggiornamento: con sentenza depositata il 8.9.2020, divenuta irrevocabile, il GUP presso il Tribunale di Roma ha assolto Gianluca Violante da ogni accusa “perché il fatto non costituisce reato”, ritenendo in particolare – all’esito di giudizio abbreviato – che l’imprenditore abbia regolarmente adempiuto agli obblighi di contabilizzazione e comunicazione delle somme dovute al Comune Roma, provvedendo inoltre a versare integralmente l’ammontare dei contributi dovuti. L’Autorità Giudiziaria ha disposto altresì la restituzione delle somme sottoposte sotto sequestro nella fase iniziale delle indagini”.