Roma, confiscati beni a esponenti del clan Casamonica e 'ndrangheta

Lazio
Un fermo immagine tratto da un video della polizia mostra un momento dell'operazione (ANSA)

Si tratta di beni e contanti sequestrati nel corso di una operazione degli investigatori della Divisione Anticrimine della Questura di Roma avvenuta a maggio di due anni fa 

I poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma hanno eseguito stamattina, giovedì 21 marzo, i decreti emessi dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Roma che dispongono la confisca di beni per un valore di 30 milioni di euro nei confronti di appartenenti alla famiglia Casamonica e a esponenti di cosche della 'ndrangheta. Si tratta di beni e contanti sequestrati nel corso di una operazione degli investigatori della Divisione Anticrimine avvenuta a maggio 2017: tale sequestro oggi diventa confisca. Tra i beni requisiti, figurano dieci unità immobiliari situate tra Calabria, Roma e Ardea, in provincia della Capitale, tra cui bar e ristoranti nel centro storico di Roma compresi un locale a pochi passi dal Vaticano e una trattoria a Trastevere. Confiscati inoltre 21 tra società e imprese, 25 complessi aziendali e 24 veicoli, tra cui auto di lusso.

Le parole della sindaca Virginia Raggi

"Buona notizia la confisca di beni a esponenti del clan Casamonica e della 'ndrangheta. Quelle proprietà ottenute con la violenza e l'intimidazione ora tornano ai cittadini. Grazie a Polizia di Stato e Questura di Roma. #NonAbbassiamoLoSguardo". Così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.  

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