In totale sono 16 le persone indagate. Inoltre, sono stati sequestrati documenti e oltre 250mila euro in contanti, di cui 12mila nei confronti di un dipendente comunale
A Roma sono state perquisite le abitazioni di alcune persone sospettate di far parte di un'associazione a delinquere per gestire i permessi degli ambulanti. Nell'inchiesta sono 16 le persone indagate per i reati, a seconda delle posizioni, di induzione indebita a dare o promettere utilità, falso ed estorsione.
Gli indagati
Tra i 16 indagati ci sono il capo dell'Ufficio Rotazione Dipartimento VIII del Comune di Roma e l'addetto dello stesso ufficio, il presidente della Federazione italiana venditori ambulanti e giornalai della Cisl (Fivag), Vittorio Baglioni e l'esponente sindacale Fivag, Dino Tredicine. Inoltre, risulta indagato anche il presidente dell'Unione provinciale venditori al dettaglio Upvad, Mario Tredicine.
Il sequestro
Sono stati sequestrati documenti e oltre 250mila euro in contanti, di cui 12mila nei confronti di un dipendente comunale e altre somme a un esponente di una associazione di categoria che aveva occultato il denaro, oltre che in una cassetta di sicurezza, anche in un pianoforte, nella cappa di una cucina e nella sella di un cyclette.
Codacons: "Ci costituiamo parte offesa"
Il Codacons si costituisce parte offesa nell'inchiesta. "Si tratta di una vicenda molto grave perché vede coinvolti funzionati comunali che dovrebbero operare nel rispetto della legalità e nell'interesse dei cittadini - spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - Pertanto il Codacons si costituirà parte offesa nell'inchiesta in rappresentanza dei cittadini romani, e se saranno accertati gli illeciti contestati chiederà un equo risarcimento danni ai responsabili per conto della collettività".