Manuel Bortuzzo, Gip: "Hanno sparato non per ferire ma per uccidere"

Lazio
Daniel Bazzano e Lorenzo Marinelli

I due fermati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere: "Quello che avevano da dire lo hanno già detto mercoledì sera in questura", le parole dell'avvocato difensore Giulia Cassaro

Restano in carcere Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, accusati del tentato omicidio del nuotatore Manuel Bortuzzo. Il Gip, Costantino De Robbio, ha convalidato il fermo disponendo il carcere e riconoscendo ai due il reato di tentato omicidio con la premeditazione.
"La ricostruzione del fatto in termini di tentato omicidio appare inconfutabile allo stato, essendo stati esplosi numerosi colpi di arma da fuoco verso le parti vitali della vittima, con evidente intento di ucciderla e non di ferirla". È quanto scrive De Robbio nell'ordinanza di custodia cautelare.

L'interrogatorio di convalida

"Non hanno risposto alle domande del Gip perché quello che avevano da dire lo hanno già detto mercoledì sera, 6 febbraio, in questura". Sono le parole dell'avvocato Giulia Cassaro, difensore dei due ragazzi in stato di fermo, al termine dell'interrogatorio di convalida nel carcere di Regina Coeli.

Gip: "Indagati pericolosi"

Per il Gip appare "assoluta" la "pericolosità dei due indagati che, dopo aver programmato un omicidio non riuscito per cause indipendenti dalla loro volontà, hanno poi ideato un piano tendente a garantire almeno parzialmente la loro impunità dimostrando la proclività al delitto e l'assoluta mancanza di resipiscenza". Inoltre, "gravemente lacunosa appare la ricostruzione del movente", dato che "appare evidente che i due - prosegue il Gip - una volta appreso dagli organi di stampa del ritrovamento dell'arma con (verosimilmente) le impronte del Marinelli abbiano deciso di costituirsi provando a circoscrivere la responsabilità al solo sparatore, senza riuscire a fornire però una ricostruzione dei fatti minimamente convincente". 

"Probabile rischio di reiterazione"

"È altamente probabile il rischio di reiterazione dei delitti della stessa specie di quello contestato" perché denota "la mancanza di controllo e l'estrema pericolosità degli indagati, che non hanno esitato a recuperare una pistola che evidentemente avevano in precedenza acquistato e tenevano pronta per usarla, e programmare un omicidio brutale senza apparente motivo per poi allontanarsi dal luogo, secondo le risultanze sopra descritte, ridendo".

La visita del ministro degli Interni, Matteo Salvini

Il ministro degli Interni, Matteo Salvini, si è recato presso l'ospedale San Camillo di Roma a far visita a Manuel Bortuzzo. Lo confermano fonti ospedaliere.

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