La guardia di finanza ha ricostruito il traffico illecito tra la Campania e il Lazio. Sono state indagate 16 persone, cui sono state inflitte sanzioni per un importo superiore ai 150 mila euro
I militari del Comando Provinciale della guardia di finanza di Roma hanno sequestrato cinque mila bombole contenenti oltre 50 tonnellate di gpl non conformi agli standard di sicurezza. Il sequestro è avvenuto al termine di attività investigative durate circa un anno. Il valore dei beni sequestrati ammonta a oltre 350 mila euro. Sono state indagate 16 persone, alle quali sono state comminate sanzioni per un importo superiore ai 150.000 euro.
Le indagini
Le indagini condotte dai finanzieri del I Gruppo Roma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno preso il via proprio dalla Capitale, all'interno del parco regionale dell'Appia Antica, dove inizialmente le Fiamme Gialle hanno monitorato, anche attraverso un sistema di videosorveglianza, alcuni automezzi e addetti che depositavano bombole di gpl all'interno dei terreni nella disponibilità di alcune tra le persone indagate. Seguendo gli spostamenti dei mezzi, gli investigatori hanno poi scoperto e ricostruito il traffico illecito di bombole di gpl tra Lazio e Campania. In particolare, hanno individuato un'azienda in provincia di Caserta dove avveniva l'imbottigliamento dei recipienti e dalla quale partiva la distribuzione. La perquisizione ha consentito di sequestrare decine di recipienti irregolari e di appurare che le bombole erano riempite con quantitativi di prodotto notevolmente inferiori al dichiarato, in frode degli ignari acquirenti. Quest'ultima procedura consentiva peraltro agli indagati di commercializzare un quantitativo di prodotto ben superiore al reale.