I docenti, che scioperano il 12, lamentano trasferimenti e pendolarismo. Gli studenti invece protestano contro i tagli ai fondi per scuola e università
Il sindacato ULM Scuola ha indetto uno sciopero nazionale per gli insegnanti previsto per lunedì 12 novembre. Numerosi comitati hanno già aderito. Il motivo della protesta sono i trasferimenti e il pendolarismo cui molti docenti sono costretti.
Il 16 novembre, invece, saranno gli studenti a scendere in piazza in tutta Italia per lamentare l’assenza o la diminuzione dei fondi per la scuola e per le università da parte del governo.
Il commento della Rete Studenti Medi
"Di Maio dichiara di voler mettere più soldi in istruzione e meno ai petrolieri - dice Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi - ma oltre alle chiacchiere gli unici fatti, bozza di Legge di Bilancio alla mano, sono 29 milioni di euro di tagli in scuola e università. Parlano di ‘Scuole Sicure’ in termini di cani antidroga e telecamere, quando le scuole crollano in balia del maltempo. Parlano di risparmi sull'alternanza, di rivoluzione del sistema, quando in realtà c'è solo un nome diverso dato allo stesso sfruttamento di prima, qualche ora obbligatoria in meno, 50 milioni di euro persi chissà dove. Giù la maschera, non è questo il cambiamento: saremo in piazza il 16 novembre".