Con il gruppo di questa mattina, sale così ad oltre 2.100, dal 2016, il numero delle persone arrivate in Italia, Francia, Belgio e Andorra con i corridoi umanitari
L’Italia apre le porte a 83 profughi, tutti siriani, per lo più famiglie, ben 16 nuclei con 28 bambini sotto i 14 anni, giunti questa mattina all’aeroporto di Fiumicino da Beirut (Libano) in modo legale e sicuro attraverso i corridoi umanitari, il progetto-pilota promosso dalla Comunità di Sant'Egidio insieme con la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e la Tavola Valdese, in accordo con i ministeri dell'Interno e degli Esteri. Altri 64 profughi provenienti da Addis Abeba, tra sud-sudanesi, somali, eritrei e yemeniti, sono sbarcati ieri mattina, martedì 30 ottobre, al Leonardo da Vinci sempre con le stesse modalità.
L'accoglienza
Con il gruppo di questa mattina, sale così ad oltre 2.100, dal 2016, il numero delle persone arrivate in Italia, Francia, Belgio e Andorra con i corridoi umanitari. A dare il benvenuto ai profughi, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, Paolo Naso, a nome delle Chiese protestanti italiane, e Donatella Candura, in rappresentanza del ministero dell'Interno il viceprefetto. Presente anche Yasmin, siriana di Homs, che, con la sua famiglia, era stata la prima ad arrivare il 4 febbraio del 2016 in Italia grazie ai corridoi umanitari. Da Fiumicino, il gruppo di profughi verrà ora distribuito in diverse regioni italiane, tra cui, Lazio, Lombardia, Piemonte, Calabria, Sicilia e Sardegna.