Teresa Bellanova, il nuovo Ministro dell’Agricoltura

Politica
©Ansa

Comincia a lavorare giovanissima come bracciante, ha un passato nella Cgil e nell’impegno al contrasto del caporalato. È stata viceministro dello Sviluppo economico nei governi Gentiloni e Renzi. Nel 2018 è stata nominata da Maurizio Martina Responsabile Mezzogiorno Pd

Un passato da giovanissima sindacalista nella Cgil e una dura lotta al caporalato, piaga del territorio in cui è nata. Teresa Bellanova, esponente del Pd, è il nuovo ministro dell’Agricoltura del secondo governo guidato da Giuseppe Conte e sostenuto dall’alleanza tra M5s e Pd (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA LISTA DEI MINISTRI - FOTO). Classe 1958, di Ceglie Messapica in provincia di Brindisi, è stata viceministro dello Sviluppo economico nei governi Gentiloni e Renzi. 

Un passato da bracciante e sindacalista

Bellanova ha iniziato giovanissima come sindacalista. Aveva cominciato a lavorare come bracciante nel settore agricolo ancora adolescente: poco dopo si era iscritta alla Cgil partecipando in prima linea da quel momento alle lotte contro il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori. A 15 anni Bellanova viene eletta capolega alla Camera del Lavoro di Ceglie Messapica. Il percorso nel sindacato l'ha portata a ricoprire diverse funzioni: coordinatrice regionale delle donne di Federbraccianti in Puglia, segretaria generale provinciale della Flai (la Federazione dei lavoratori dell'agroindustria), componente della segreteria nazionale della Filtea, con delega alle politiche per il Mezzogiorno. Dopo la sua nomina a ministro della Politiche agricole nel governo Conte bis, viene insultata sui social per il suo titolo di studio, la terza media. Il Pd l'ha difesa compatto.

Le battaglie in Parlamento

Nel 2006 si è candidata alle elezioni politiche per i Democratici di Sinistra e, una volta eletta alla Camera, ha assunto l'incarico di componente della commissione Lavoro. Attività svolta fino all'ultima legislatura. “Allora come oggi la rappresentanza del lavoro e la difesa dei diritti delle persone costituiscono il tratto caratteristico ed irrinunciabile del mio impegno politico e sindacale e la mia stessa dirittura di vita”, scrive Bellanova sul suo sito. A nome dell'intera Commissione nel 2010 presenta il documento conclusivo, approvato all'unanimità, dell’indagine conoscitiva da lei proposta su "Taluni fenomeni distorsivi del mercato del lavoro" (lavoro nero, caporalato e sfruttamento della manodopera straniera). 

Gli incarichi di governo

Per il Gruppo del Partito Democratico nel 2012 relaziona sulla reintroduzione della Legge per le dimissioni in bianco e pronuncia la dichiarazione finale di voto alla Camera sulla Legge di riforma del lavoro. Il 28 febbraio 2014 viene nominata sottosegretario di Stato al Lavoro nel Governo Renzi. Il 7 marzo 2016 diventa viceministro al Ministero dello Sviluppo economico, incarico mantenuto anche nel governo Gentiloni. È stata nominata da Maurizio Martina Responsabile Mezzogiorno in segreteria, dal 13 luglio al 17 novembre 2018.

Politica: I più letti