L'ex leader di Sinistra Ecologia Libertà ha iniziato la sua carriera politica alla fine degli anni '70. Dopo un periodo in Rifondazione Comunista, ha fondato il suo partito, sciolto poi nel 2016. Per due mandati, dal 2005 al 2015, è stato governatore in Puglia
Politico, giornalista, attivista noto anche per le sue battaglie nel campo dei diritti civili. Nichi Vendola ha fondato il partito Sinistra Ecologia Libertà, di cui è stato fino allo scioglimento presidente e leader. All’anagrafe Nicola, il soprannome Nichi gli è stato dato dai genitori in omaggio al presidente sovietico Nikita Krusciov.
Gli esordi in politica
Nato a Bari il 26 agosto del 1958, Vendola è cresciuto a Terlizzi insieme al padre impiegato alle Poste, alla madre casalinga e ai tre fratelli. Laureato in Lettere all'Università di Bari con una tesi su Pier Paolo Pasolini, Vendola si avvicina fin da giovanissimo alla politica. Si iscrive prima alla Federazione dei Giovani Comunisti Italiani (nel 1972) e poi al Partito Comunista Italiano. Nel 1978 si dichiara apertamente omosessuale e, negli anni successivi, sarà tra i promotori dell’associazione Arcigay nazionale e della Lega italiana per la lotta contro l'AIDS (Lila). In questo periodo lavora anche come giornalista per il settimanale Rinascita e per il quotidiano l’Unità.
Dal Pci al Prc
Nel 1990 Vendola entra a far parte del comitato centrale del Pci e due anni più tardi viene eletto per la prima volta alla Camera dei deputati. In contrasto con la direzione del partito e la decisione di scioglierlo per confluire nel Partito democratico della sinistra (svolta della Bolognina), aderisce poi al Movimento per la Rifondazione Comunista che sarà poi il Partito della Rifondazione Comunista. Sarà rieletto alla Camera 1994 e nel 1996. In questo periodo ricopre anche la carica di vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia.
Presidente della Regione Puglia
Nel 2005 viene scelto come candidato per la presidenza della Regione Puglia dalla coalizione L'Unione. Alle primarie sconfigge l'economista Francesco Boccia. Sostenuto da tutto il centrosinistra, alle elezioni regionali di aprile vince contro Raffaele Fitto, candidato del centrodestra e presidente uscente. Inizia così il suo doppio mandato come presidente della Regione Puglia che durerà dal 2005 al 2015.
Gli anni di Sinistra Ecologia e Libertà
A partire dal 2008 Vendola si è scontrato con il nuovo segretario del Prc Paolo Ferrero che voleva riunire tutti i partiti comunisti contrapponendosi al Partito Democratico. Nel 2009 lascia quindi il partito e costituisce un nuovo gruppo politico per le Elezioni Europee: Sinistra e Libertà, poi diventato Sinistra Ecologia e Libertà. Il partito entrerà per la prima volta in Parlamento nel 2013 e verrà sciolto nel 2016. L’anno successivo confluirà nel nuovo partito Sinistra Italiana. Nel corso della sua carriera politica, Vendola è stato indagato due volte per i reati di abuso d'ufficio, peculato e falso. In un caso è stato assolto e nell’altro il procedimento è stato archiviato. Nel 2015 invece è stato rinviato a giudizio per concussione aggravata nell'ambito dell'inchiesta sul disastro ambientale causato dall'Ilva. In merito alla stessa vicenda, nel 2010 Vendola è finito al centro della bufera per una telefonata con l'ex responsabile rapporti istituzionali dell'Ilva, Girolamo Archinà, poi intercettata e pubblicata dal Fatto Quotidiano. L'allora presidente regionale definiva “faccia di provocatore” un giornalista che aveva chiesto un commento a Emilio Riva, ex patron dell’Ilva, sulle morti per tumore e aveva poi assicurato: "Dica a Riva che il presidente non si è defilato".
La vita privata
Il compagno di Vendola è il grafico e creative consultant canadese Ed Testa. Nel febbraio 2016, i due diventano padri di un bambino, nato in California grazie alla maternità surrogata e l’anno successivo, dopo 13 anni di legame, si sposano a Rivalta in provincia di Torino. Negli anni, Vendola ha ricevuto numerosi insulti relativi alla propria omosessualità. Nell'ottobre 2018 ha avuto un attacco cardiaco ed è stato operato a Roma.