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Guido Crosetto, chi è il nuovo ministro della Difesa del governo Meloni

Politica
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Piemontese, 59 anni, ha iniziato nella Democrazia Cristiana. È stato sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa nel Governo Berlusconi IV, poi a causa delle tensioni interne sull’esecutivo Monti ha lasciato il PdL per fondare Fratelli d’Italia con Meloni e La Russa. Ha lasciato la politica nel 2019, e dall’anno successivo fino all'ingresso nell'esecutivo è diventato presidente di Orizzonte Sistemi Navali, un’impresa creata come joint venture tra Fincantieri e Leonardo

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Guido Crosetto è il nuovo ministro della Difesa. Ha iniziato la sua esperienza in politica tra le file della Democrazia Cristiana, per poi passare a Forza Italia. Nel 2012, insieme a Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, fonda Fratelli d'Italia. Aveva lasciato la politica l'ultima volta nel 2019, per diventare presidente di Orizzone Sistemi Navali, azienda specializzata nel settore della tecnologia e dei sistemi navali, in particolare militari. Lo scorso gennaio, Fratelli d'Italia - al terzo scrutinio - lo aveva scelto come candidato per il Quirinale (IL NUOVO GOVERNO: LO SPECIALE).

Gli inizi nella Democrazia Cristiana

Nato a Cuneo il 19 settembre 1963, Crosetto frequenta la Facoltà di Economia e Commercio all'Università degli Studi di Torino, ma non si laurea. Interrotti gli studi, si iscrive alla sezione giovanile della Democrazia Cristiana e diventa segretario regionale del movimento giovanile e responsabile nazionale della formazione, dal 1984 al 1990. Fino al 2004 è sindaco di Marene (Cuneo), eletto come indipendente nella lista civica, da lui creata, "Insieme per Marene". Dal 1999 al 2009 è consigliere provinciale di Cuneo, e nel 2000 si iscrive a Forza Italia.

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Forza Italia e PdL

Nel 2001, alle elezioni politiche, Crosetto viene eletto alla Camera con Forza Italia, e poi riconfermato nel 2006 e nel 2008. Dal 2003 al 2009 è coordinatore regionale del Piemonte per Forza Italia, e responsabile nazionale per il credito e l'industria fino alla nascita del Popolo della Libertà. Dal 2008, nel Governo Berlusconi IV, è sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa. In quel periodo assume posizioni molto dure nei confronti dell’esecutivo e del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, guidando una protesta interna al PdL dopo la prima Manovra finanziaria. Nette anche le sue posizioni critiche verso alcune regole europee e le politiche monetarie della Bce: è uno dei pochi parlamentari a votare contro il Fiscal Compact e il MES. Vota anche contro la maggior parte dei provvedimenti del Governo Monti, nonostante l’appoggio del PdL all’esecutivo.

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Fratelli d’Italia

Nel 2012 le spaccature con il Governo Monti e nel PdL portano Crosetto a fondare Fratelli d’Italia, insieme agli ex-ministri di AN Giorgia Meloni e Ignazio La Russa. Candidato per il Senato alle elezioni del 2013, non viene rieletto perché il partito non supera la soglia di sbarramento del 3%. Dall’aprile 2013 al marzo 2014 è coordinatore di FdI, e nel 2014 si candida alla presidenza della Regione Piemonte, piazzandosi quarto con il 5,73% delle preferenze. Nello stesso anno corre anche alle elezioni europee, ma anche in questo caso il 3,7% raccolto dal partito non permette a Fratelli d’Italia di avere rappresentati in Europa.

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La vicenda dell'aeroporto di Cuneo

Nel 2012, Crosetto viene nominato all'unanimità nuovo presidente e amministratore delegato dell'Aeroporto Cuneo Levaldigi dal CdA dello scalo. Tuttavia, il Partito Radicale denuncia l’incompatibilità degli incarichi - non potendo un parlamentare essere anche alla presidenza di un aeroporto nazionale -, e Crosetto rassegna le dimissioni rimanendo alla Camera.

L’addio (temporaneo) alla politica

Due anni dopo Crosetto lascia l’impegno politico e viene nominato presidente della Federazione Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD). Nel 2017 tuttavia torna al Congresso di Fratelli d'Italia: nel 2018 diventa coordinatore del partito e viene rieletto deputato alle politiche del 4 marzo. Due mesi dopo però un altro addio: Crosetto presenta le dimissioni da deputato per tornare a svolgere a tempo pieno il ruolo di presidente dell'AIAD, ma la sua richiesta viene respinta dalla Camera, per poi essere accolta il 13 marzo del 2019. Al contempo, lascia anche il ruolo di coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia.

Il ruolo di imprenditore

Crosetto nel 2020 diventa presidente di Orizzonte Sistemi Navali, impresa creata come joint venture tra Fincantieri e Leonardo e specializzata in sistemi ad alta tecnologia per le navi militari e di gestione integrata dei sistemi d’arma. Lascia l'incarico a segutio della sua nomina a ministro della Difesa, avvenuta il 21 ottobre 2022, come da lui stesso annunciato.

L’ipotesi Quirinale

Nel gennaio 2022, Fratelli d’Italia aveva scelto Crosetto – al terzo scrutinio - come candidato alla Presidenza della Repubblica. In tutto aveva ricevuto 114 voti, 51 in più dei grandi elettori del suo partito. 

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