Manovra 2026, intesa nel governo su contributo banche dopo lo scontro Lega-Forza Italia
PoliticaIl vertice a Palazzo Chigi tra le forze di maggioranza è servito a trovare una quadra sul contributo da parte di banche e assicurazioni per finanziare la Legge di bilancio, un tema scottante che ha portato tensioni tra i partiti in giornata. L'accordo è stato trovato su un insieme di misure per un valore di circa 4,4 miliardi di euro
È arrivata, nel corso del vertice a Palazzo Chigi sulla manovra, la fumata bianca nella maggioranza sul contributo da parte di banche e assicurazioni per finanziare La legge di bilancio. Un tema scottante per il governo, che nel corso della giornata aveva causato uno scontro tra i partiti che sostengono Fratelli d’Italia e la premier Meloni: Forza Italia aveva infatti ribadito che non avrebbe votato alcuna tassa sugli extraprofitti bancari, mentre continuava il pressing della Lega. L'entità del contributo deciso in serata ammonta a poco meno di 4,5 miliardi, e non si tratta di una sola misura ma di più interventi per raggiungere il risultato previsto. E, assicurano fonti di Fi, non sarebbero da intendersi come tassa sugli extraprofitti.
Quali sono le misure previste
È dunque un insieme di misure quello su banche e assicurazioni dal quale il governo conta di ricavare circa 4,4 miliardi di euro per la manovra. I provvedimenti, sui quali si starebbe ancora lavorando per limare i dettagli, comprenderebbero la norma per lo svincolo dei depositi creati nel passato con la norma che aveva come altra opzione la tassazione del 40% degli extraprofitti. In questo caso si starebbe propendendo per una tassazione del 27,5% che secondo i calcoli di questi giorni giorni farebbero 1,7 miliardi che si riducono a 1,3 se si applicano solo alle 9 più grandi banche. Un'altra misura sarebbe un'eredità della passata manovra che consentiva di compensare una quota di reddito con le perdite pregresse per il 65%. Questo avrebbe permesso nel 2026 un recupero di 1,2 miliardi, che invece ora verrebbe limitato. Altre norme riguarderanno invece regole contabili. La manovra approda così domani mattina in Consiglio dei ministri, confermato ufficialmente ancora prima dell'inizio del vertice odierno.
FI: “Contributo volontario dalle banche, aiuta la sanità”
"Nella manovra non ci sarà alcuna tassa sugli extraprofitti come sempre chiesto da Forza Italia. Una decisione confermata dal Ministro Giorgetti e dal viceministro Leo durante il vertice di maggioranza di questa sera. Per gli utili messi a riserva ci sarà la possibilità di distribuirli ai soci applicando una tassa del 27,5% invece di quella prevista fino ad oggi del 40%. Si tratterà di scelte volontarie senza alcuna imposizione agli istituti bancari e assicurativi, i quali contribuiranno in altra maniera a migliorare il sistema sanitario". È quanto afferma in una nota Forza Italia al termine del vertice di maggioranza sulla Manovra.
Leggi anche
Manovra, in pensione piu' tardi: stop solo per pochi
Salvini: "Banche mettono con gioia a disposizione 5 miliardi"
In giornata la posizione della Lega era chiara e l'aveva ribadita anche Matteo Salvini: "Siamo in fase di Legge di bilancio, domani abbiamo un Consiglio dei ministri bello, delicato, importante. Ci sono questi doverosi 5 miliardi che le banche metteranno con gioia a disposizione del Paese per aiutare famiglie e imprese in difficoltà. Non è punitivo. Leggevo oggi che qualcuno parla di Salvini che ce l’ha con le banche, no". Mentre in una nota, i senatori del Carroccio in commissione Finanze a Palazzo Madama, il presidente Massimo Garavaglia e il capogruppo Stefano Borghesi, avevano specificato: "Tra le risorse previste dalla prossima Legge di bilancio, come fortemente voluto dalla Lega, saranno presenti anche miliardi di contributi da parte delle banche. Una strada tracciata da Matteo Salvini e seguita, giustamente, anche dal governo nella stesura della manovra. Le risorse garantite dagli istituti, in parte derivate anche dai loro extraprofitti, saranno fondamentali per contribuire, ad esempio, al sostegno della sanità italiana. Grazie alla linea della Lega, vince il buonsenso".
Approfondimento
Manovra 2026, bonus e incentivi della Legge di Bilancio
Tajani: "Tassa su extraprofitti è un concetto da Urss"
Diversa la posizione di Forza Italia che "non voterà, né in Cdm né in Parlamento, alcuna tassa sugli extraprofitti. Giusto prevedere un accordo fra il governo e le banche per contribuire a finanziare il sistema sanitario, le imprese, gli aumenti dei salari e il taglio dell'Irpef. Siamo contro ogni imposizione autoritaria che spaventi i mercati, gli investitori italiani e stranieri creando un grave danno economico all'Italia", si leggeva in una nota di FI pubblicata sui profili social del partito. Poi, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aveva ribadito: "Giorgetti mi ha assicurato durante l'ultima riunione del Consiglio dei ministri che non ci sarà alcuna tassa sugli extraprofitti, che è un concetto un po' da Unione Sovietica. Io non credo che si debba intervenire con misure impositive, si deve invece avere un colloquio serrato. Sono in corso colloqui con il mondo bancario, il mondo assicurativo, perché possano dare un contributo alla manovra, cosa che è giusta. Ma un conto è fare una scelta condivisa, un conto è mettere una tassa che rischia di spaventare".