Dura presa di posizione del Guardasigilli sugli incidenti di ieri: "Anche in passato hanno iniziato così, prima si incita alla rivolta, poi si aggrediscono i poliziotti, poi si fa il gesto della P38 per strada e poi si spara. Quindi l'intervento deve essere rapido ed efficace"
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è intervenuto duramente sugli scontri andati in scena ieri a Torino, parlando a margine del forum di Fondazione Iniziativa europa a Stresa. "Ho visto come è nato il terrorismo, proprio anche a Torino", ha detto Nordio: "Hanno iniziato così, prima si incita alla rivolta, poi si aggrediscono i poliziotti, poi si fa il gesto della P38 per strada e poi però si spara. Quindi l'intervento deve essere rapido, efficace". "Da parte del governo lo è e lo sarà", ha aggiunto il ministro, "però adesso sta alla magistratura dimostrare di essere molto, molto severa nei confronti di questi banditi che hanno ferito le forze dell'ordine. Non ci sono attenuanti per chi aggredisce le forze dell'ordine".
"Consulta su Autonomia dovrebbe eliminare referendum"
A proposito dell'intervento della Consulta sull'Autonomia, invece, Nordio ha detto che "la Corte Costituzionale è intervenuta pesantemente su alcuni settori che sono quelli proprio tipici del referendum. Adesso il parlamento dovrà rivederla, poi la rivedrà la Cassazione. A spanne, con prudenza, direi che questa sentenza dovrebbe eliminare almeno per ora la possiblità del referendum". "Letta a spanne"- ha proseguito il Guardasigilli - "la sentenza della Corte è più che equilibrata. Dico a spanne perché per dare una interpretazione tecnicamente corretta occorre leggere le motivazioni, che saranno sicuramente articolate e molto lunghe. Detto questo, è sicuro che produrrà un avanzamento probabilmente di mesi o forse anche di anni verso una soluzione definitiva, magari referendaria. Se mi si chiede se questa pronuncia impedirà o no il referendum, bisognerà leggere le sentenze, ma direi di sì".