Per il segretario di Forza Italia mentre il Ppe e FI "daranno le carte" e sono nella "cabina di comando" della macchina europea, i Patrioti - la famiglia Ue del partito di Salvini - sono "fuori dai giochi". La Lega: "Meglio senza vicepresidenti che con Verdi e sinistre". Nel pomeriggio su X il leader di FI ha commentato l'aggressione al giornalista: "Troppa violenza e intolleranza in Italia contro chi non la pensa come te"
“Votare con la Schlein per una poltrona è imbarazzante. Meglio senza vicepresidenti che con Verdi e sinistre". La Lega non usa mezzi termini per stigmatizzare le parole (e criticare la posizione in Europa dell'alleato di governo) del vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani che ieri mattina - partecipando alla quinta edizione di "Anuman", evento rivolto ai giovani azzurri - aveva rivendicato la "coerenza" del suo partito nel Sì al mandato bis di von der Leyn alla guida della Commissione europea rimarcando, allo stesso tempo, la distanza dei Popolari dalla sinistra. A chi cavalca questa lettura "puerile" Tajani risponde che il fronte del No è composto dalle destre ma anche da "Salis, Conte e Fratoianni". Tuttavia, il punto è un altro. Mentre il Ppe e FI "daranno le carte" e sono nella "cabina di comando" della macchina europea, i Patrioti - la famiglia Ue del partito di Salvini - sono "ininfluenti". Insomma, l'estrema destra di Le Pen "è fuori dai giochi", questo il ragionamento del ministro degli Esteri.
Tajani: "Programma di FI e dei popolari praticamente sovrapponibili"
"Se andiamo a confrontare il programma letto dalla von der Leyen, quello dei Popolari e quello di FI sono praticamente sovrapponibili. Siamo in perfetta sintonia sul tema dell'immigrazione, delle piccole medie imprese, dell'agricoltura, del Mediterraneo e della salute. Sul tema dell'economia verde - precisa Tajani - è vero che von der Leyen dice 'andiamo avanti con il Green deal' ma ci sono delle questioni di grande importanza come la neutralità tecnologica e c’è la possibilità di rivedere la scellerata norma che impone il blocco delle auto non elettriche al 2035". Per il vicepremier di FI "solo chi non legge quello che c’è scritto può dire che il programma della von der Leyen sia di sinistra. Nella futura Commissione europea ci sarà una maggioranza relativa di commissari del Ppe. Quindi il Ppe darà la linea e darà le carte. Noi staremo nella cabina di comando e questo ci permetterà di vigilare affinché non ci siano deviazioni che vadano nella direzione sbagliata soprattutto per quanto riguarda il cambiamento climatico. Certamente le estreme destre come la Le Pen sono fuori da qualsiasi gioco".
Tajani: "Meloni ha ampio margine per trattare su ruoli in Commissione"
Concetti ribaditi da Tajani anche in un’intervista al Corriere della Sera e alla domanda se anche Meloni sia ininfluente risponde: "La situazione è molto diversa. I Conservatori hanno cariche in Europa, si è astenuta su Von der Leyen, non ha votato contro né ha usato toni critici dopo. Non si è trovata d'accordo sul programma, ma ha ampio margine per trattare sui ruoli in commissione e ha noi, nel Ppe, che rappresentiamo la seconda forza del governo. Siamo forze diverse con programmi diversi".
approfondimento
Ue, Meloni: "Il mio no a Von der Leyen? Ho agito da leader"
Tajani: "Troppa violenza contro chi non la pensa come te"
"Troppa violenza e intolleranza in Italia contro chi non la pensa come te. A Torino aggredito un giornalista de La Stampa da estremisti di destra, a Roma due ragazzi picchiati perché omosessuali, minacce di morte a Forza Italia. Condanniamo con fermezza ogni violenza". Così su X il leader di FI e vicepremier Antonio Tajani.