Salvini contestato da attivisti Greenpeace: " Il clima cambia, la politica no"

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Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato fischiato prima del suo intervento al Festival dell'economia. Contro di lui anche striscioni. Il leader della Lega ha prima risposto sarcasticamente, poi ha difeso la sua linea contro le auto elettriche e la transizione energetica

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Durante la sua partecipazione alla XIX edizione del Festival dell'Economia di Trento, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è stato contestato da alcuni attivisti di Greenpeace. La protesta è iniziata subito all’inizio dell’incontro. Salvini ha reagito sarcasticamente, elogiando ironicamente i manifestanti per il loro entusiasmo e affermando che chi sostiene l’uso di auto elettriche prodotte in Cina, dove si fa largo uso del carbone, non comprende realmente il problema ambientale. Gli attivisti per il clima lo hanno fischiato ed hanno esposto degli striscioni con la scritta "Il clima cambia, la politica no" che sono stati tolti prima dell'inizio dell'intervento del leader della Lega. 

La risposta all'attivista: "Siccità? Vai in Veneto a parlarne, fenomeno"

"Complimenti ai fischiettanti, un applauso ai creativi che accolgono a Trento... più forte l'applauso, grazie ragazzi, rendete frizzante la giornata quelli che vogliono le auto elettriche prodotte in Cina dove bruciano il carbone per inquinare di meno: a Trento non avete capito niente della vita", ha detto il ministro dei Trasporti nel prendere la parola durante il panel 'Come sarà l’Italia dei trasporti, obiettivo 2032'. A chi gli ha parlato di siccità, legata al cambiamento climatico, Salvini ha ricordato le forti piogge al Nord degli ultimi tempi: "Hai sbagliato indirizzo, vai in Veneto a parlare di siccità, fenomeno...". 

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"Chi dice no al nucleare dice no al futuro"

Al termine uno degli attivisti ha posto una domanda sulla transizione a Salvini il quale a una volta ha risposto con una domanda sull'utilizzo del nucleare. Rivolgendosi a un esponente di Greenpeace che dalla platea gli aveva posto una domanda-appello sulla inazione della politica sulla crisi climatica e che si era dichiarata contro il nucleare, il vicepremier ha risposto: "Dire che sei per la transizione energetica e sei contro l'energia nucleare è un controsenso. Il nucleare è l'energia più pulita, stabile e sicura, abbiamo 432 centrali nucleari operative nel mondo che non producono scorie. Siccome non sempre c'è vento o sole, c'è bisogno anche di tutte le tre fonti di produzione energetica. Quindi nel nome della scienza ti prego di informarti. Chi dice no al nucleare dice no al futuro, ne sono assolutamente convinto".  

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