Mattarella contro l'omotransfobia: "È inaccettabile, basta rassegnarsi alla brutalità"
PoliticaIl presidente della Repubblica in occasione della Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Transfobia e la Bifobia ha invitato le istituzioni a impegnarsi "per una società inclusiva e rispettosa delle identità". E ha ricordato: "Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l'omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte"
Nella Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Transfobia e la Bifobia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato le istituzioni a impegnarsi "per una società inclusiva e rispettosa delle identità". "L'intolleranza per il diverso, l'indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica", ha detto il presidente. "L'Italia - ha proseguito - non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d'odio, aggredite verbalmente e fisicamente. Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità".
Mattarella: "Serve impegno istituzioni"
Il capo dello Stato ha anche sottolineato come "i principi di eguaglianza e non discriminazione sanciti dalla nostra Costituzione sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana. Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l'omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte". E ha aggiunto: "L'impegno delle Istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità".