Elezioni UE, da "Lista polli malvagi" a "Cani a due code": i partiti più strani al voto

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Le elezioni europee si avvicinano e nella corsa per eleggere i 720 deputati  proliferano liste “strane” per cui sarà possibile votare: dal partito dei polli malvagi a quello che mira a sostenere l’esperanto. La satira come catalizzatore per invogliare un ritorno alle urne? Magari funziona

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C'è chi punta su temi programmatici convenzionali e chi, per conquistare un posto in UE, pensa a idee e liste più creative. Puntando su un rilancio dell'esperanto oppure su un partito a due teste o, ancora, sul potere dell'irriverenza per contrastare l'astensionismo. Da tutta Europa arrivano proposte creative e insolite nelle liste elettorali per cercare di raggiungere un risultato alle prossime Europee, che si tratti di un seggio o di un semplice bagno di notorietà. Vediamone alcune.

UE parla esperanto?

Come racconta Euronews nella sua lista, gli elettori francesi possono votare per il partito Europa Democrazia Esperanto che sta portando avanti una campagna per aggiungere la lingua inventata nel 1887, all'elenco delle 24 ufficiali del blocco. "Gli organi dell'UE funzionano quasi esclusivamente in inglese", affermano i documenti sul sito web del partito. “La popolazione europea è tagliata fuori dai suoi leader”, affermano i supporters di Laure Patas d'Illiers, in testa alla lista.

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UE giovane per sempre

Una sorta di wants to life forever in salsa tedesca con un partito dedicato alla ricerca biomedica sul ringiovanimento e sull’arresto del processo di invecchiamento, che offre una prospettiva completamente nuova sulla salute e sulla longevità. Questi partiti specializzati attirano l’attenzione su questioni di nicchia e forniscono agli elettori punti di vista alternativi da considerare. Il Partei für schulmedizinische Verjüngungsforschung afferma che investirà 40 miliardi di euro all’anno in contanti dell’UE per dare una “vita sana illimitata per tutti”, promettendo agli europei la possibilità di una durata di vita migliore per tutti.

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Non votare per noi

C’è anche un partito in Repubblica Ceca che recita “non votate per noi”, di fatto mirando a intercettare gli astenuti – soprattuto giovani – che hanno scelto di non andare alle urne. Nechceme Vase Hlasy indirizza gli utenti a un sito web che proclama i benefici dell’”anarco-capitalismo”, una teoria politica libertaria che sostiene la riduzione della regolamentazione statale per favorire la libertà.

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Supportare i polli malvagi

In Repubblica Ceca proliferano le liste insolite. C’è anche quella supportata dallo svedese Ond Kyckling Partiet, o Evil Chicken Party tra i 114 gruppi in competizione per i 21 seggi del Parlamento europeo. "All'inizio il pollo cattivo era una specie di scherzo", ha raccontato a Euronews Svante Strokirk, il fondatore del partito. "Non ricordo esattamente il motivo, ma in un certo senso si è trasformato”. In questo caso il partito più che mirara a supportare gli intenti programmatici - dalla riforma del copyright alle regole elettorali – Strokirk mira a dimostrare quanto sia semplice registrarsi alle liste e punta a ottenere un centinaio di voti. 

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Il partito del cane a due code 

In termini stranezze, in lizza c’è anche il Partito del cane a due code, nato a Szeged, in Ungheria. La sua candidata Marietta Le ha dichiarato a Euronews che i Cani a due code "attirano l'attenzione sui problemi della vita pubblica e della politica" - dai marciapiedi rotti alla corruzione - attraverso "un pensiero a lungo termine basato sulla comunità". "Siamo un partito divertente” – continua “e gli altri partiti sono delle barzellette".

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Il partito irriverente

C’è anche il Die Partei, guidato dal comico Martin Sonneborn e dallo scrittore punk Oliver Maria Schmitt, presidente onorario a gareggiare per ottenere un terzo mandato al Parlamento europeo con intendimenti che vanno dalla promessa di ricostruire il Muro di Berlino al limitare i prezzi di birra e kebab. Impossibili da catalogare, puntano tutto sull’irriverenza: "I milioni di cittadini che seguono i miei discorsi su Internet sembrano apprezzarli finora", ha dichiarato Sonneborn a Euronews in una dichiarazione inviata via e-mail. "È fondamentale non rieleggere i partiti che hanno portato l'Europa alla guerra e alla crisi".

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