Europee, Meloni: “Confermare i voti che mi hanno portato al governo sarebbe una vittoria”

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La premier ha parlato in un'intervista ad Agorà. Sul presidente della Repubblica: "Mio rapporto con Mattarella ottimo, chi briga per comprometterlo resterà deluso". Su Schlein: “Non accetto la leader del Pd dire che la sanità è bellissima, che si paga con le tasse, sono d'accordo, ma le lezioni anche no, perché è stato questo governo a portare il fondo sanitario al suo massimo storico". Sui presunti dossieraggi: "Conosciamo la punta di un iceberg"

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“I miei rapporti con il presidente Mattarella sono ottimi, lo ringrazio perché non fa mancare mai il suo sostegno non tanto al governo ma alla nazione. È un rapporto che gestiamo direttamente, personalmente. Quelli che brigano per comprometterlo temo che resteranno delusi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un'intervista ad Agorà. Nei giorni scorsi, alcuni osservatori avevano ipotizzato uno scontro tra i due. Meloni ha parlato anche dei presunti dossieraggi: "Sono assolutamente convinta che conosciamo la punta di un iceberg. Più che preoccupata sono molto indignata di qualcosa che aleggiava, abbiamo visto particolarmente in quest'anno le cose a orologeria, le paginate: penso che bisogna andare fino in fondo, penso che la questione sia molto più ampia, penso che ci siano gruppi di potere che hanno utilizzato le informazioni riservate per fare gli interessi propri. Penso che non sia possibile che accada in Italia, bisogna tirare fuori tutti i responsabili e soprattutto i loro mandanti". La presidente del Consiglio ha affrontato anche altri temi: dalle Europee alle riforme, al confronto con Elly Schlein.

Meloni: la riforma del premierato "entrerà in vigore nella prossima legislatura”

Uno dei temi è la riforma del premierato: "Entrerà in vigore in ogni caso nella prossima legislatura, prevedibilmente nel 2028" quando "non è scontato" che Meloni sia a palazzo Chigi e il mandato di Mattarella "sarà verso il termine", ha detto la premier. “La riforma non riguarda né Giorgia Meloni né il presidente Mattarella, non riguarda il presente ma il futuro della nazione ed è su questo che gli italiani saranno chiamati a decidere”, ha aggiunto la premier.

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Dalle Europee alle tasse al confronto con Schlein

Non è mancato un passaggio sulle prossime elezioni europee. “Per me una vittoria sarebbe confermare i voti che mi hanno portato a Palazzo Chigi un anno e mezzo fa. Cosa non facile, non accade spesso che dopo un anno e mezzo un governo possa confermare quel consenso", ha detto Meloni. Poi ha aggiunto: "La sinistra si è indignata perché ho detto che le tasse non sono una cosa bellissima, ma lo confermo". “Non accetto, come ho sentito, la leader del Pd dire che la sanità è bellissima che si paga con le tasse, sono d'accordo ma le lezioni anche no perché è stato questo governo a portare il fondo sanitario al suo massimo storico", ha aggiunto. E ancora: "A proposito di condoni" e dell'accusa di essere "amici degli evasori, il 2023 è stato l'anno record nel recupero dell'evasione fiscale, l'Agenzia delle Entrate ha incassato 25 miliardi, 4,5 miliardi in più rispetto al precedente, numeri mai registrati. Ora se noi che abbiamo fatto questi numeri siamo amici degli evasori, chi c'era prima di noi e non li ha fatto cosa dovrebbe essere?". Poi Meloni ha detto ancora: bisogna usare con "responsabilità" i proventi delle tasse e "non prendere i soldi di chi non aveva una casa per consentire a chi ne aveva due di ristrutturarla gratuitamente, non è il mio modello".

Un post tratto dal profilo Instagram di Giorgia Meloni:  Attacco hacker al profilo Instagram di Meloni +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK

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Il futuro: rinuncerei al governo senza consenso o per Ginevra

Meloni ha parlato anche del futuro e alla domanda per chi rinuncerebbe al governo ha risposto: “C'è solo una persona al mondo che potrebbe convincermi a fare una scelta del genere ed è mia figlia Ginevra: se dovessi rendermi conto che lei sta pagando un prezzo troppo alto. È una domanda che a volte mi faccio ma è una bambina forte, intelligente e comprensiva, stiamo facendo del nostro meglio per non perderci in questa tempesta". Poi ha aggiunto: "Rinuncerò quando dovessi rendermi conto che non ho più il consenso degli italiani, questa non è una vita che si può fare senza ragione, non è una cosa che fai per te stesso, non io. Ho conosciuto chi diceva 'ah, quando lo vedi com'è', ma adesso che l'ho visto è anche peggio", ha scherzato. "Devi sapere che qualcuno ci crede con te, non potrei farlo se mi rendessi conto che non ho più il consenso degli italiani per farlo, non potrei più se non avessi la libertà di incidere, non sto qua a sopravvivere, non tutto riesce perfettamente, non sempre vinci ma devo sapere che sto cambiando qualcosa", ha concluso.

Claudio and Paola, parents of Giulio Regeni, attend the hearing in the trial over the murder of Italian student Giulio Regeni in 2016, at the First Court of Assizes in Rome, Italy, 18 March 2024. 
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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