Genitori Regeni: "Meloni in Egitto? No comment. Per fortuna in Italia separazione poteri"

Cronaca
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Ieri la premier è stata al Cairo, dove ha incontrato il presidente egiziano al-Sisi. Oggi l'avvocato Alessandra Ballerini, legale della mamma e del papà di Giulio, commenta: "Diciamo solo che nel nostro Paese fortunatamente c'è la separazione dei poteri, a differenza di quello che succede nei regimi". Intanto a Roma si tiene la seconda udienza del processo a carico di quattro 007 egiziani accusati di avere rapito, torturato e ucciso il ricercatore italiano

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"Non commentiamo le parole della premier Meloni, diciamo solo che nel nostro Paese fortunatamente c'è la separazione dei poteri, a differenza di quello che succede nei regimi". A dirlo è l'avvocato Alessandra Ballerini, legale dei genitori di Giulio Regeni, Claudio e Paola, commentando la visita del presidente del Consiglio, ieri al Cairo (COSA PREVEDONO GLI ACCORDI SIGLATI). La premier, rispondendo a chi le chiedeva se avesse sollevato il caso  Regeni durante il bilaterale con al-Sisi, aveva chiarito: "L’Italia pone tendenzialmente sempre questa questione, dopodiché, come sapete, c'è un processo in Italia in cui noi siamo andati avanti a fare quello che dobbiamo fare, e il lavoro che stiamo facendo non cambia la nostra posizione sulla materia". Oggi intanto a Roma si tiene la seconda udienza del processo a carico di quattro 007 egiziani accusati di avere rapito, torturato e ucciso Giulio. "Siamo ostinatamente presenti", hanno detto i genitori di Regeni prima di entrare in tribunale a Roma.

 

Pm: "Da imputati ragnatela intorno a Giulio"

"Il quadro complessivo che è emerso è quello di una ragnatela che piano piano, tra il settembre del 2015 ed il 25 gennaio del 2016, si è stretta attorno a Regeni da parte degli imputati. Ragnatela creata sia attraverso l'acquisizione del passaporto a sua insaputa, perquisizioni in casa in sua assenza, pedinamenti, fotografie e video, sia attraverso le persone 'amiche' che Regeni frequentava le quali riferivano, in tempo reale, agli imputati dei loro incontri con l'italiano", ha affermato oggi in aula il procuratore aggiunto di Roma, Sergio Colaiocco illustrando la lista dei testimoni da ascoltare nel processo a carico di quattro 007 egiziani. "Lo diciamo sin da ora: servirà un proficuo lavoro del ministero degli Esteri che dovrà suscitare la collaborazione delle autorità egiziane. Solo la polizia egiziana, infatti, può notificare gli atti e dare il via libera per ascoltare a processo i 27 testimoni inseriti nella nostra lista e che vivono in Egitto. Questa collaborazione sarà fondamentale per una compiuta ed esaustiva ricostruzione dei fatti", ha poi aggiunto.

People hold signs depicting Giulio Regeni and reading ''365 days without Giulio'' as they attend a march in memory of the Italian researcher at Sapienza University on the first anniversary of his disappearance in Egypt, Rome, Italy, 25 January 2017. Italian President Sergio Mattarella on the same day called for cooperation to bring the killers of Regeni in Egypt to justice. 'Italy has mourned the killing of one of its studious young people, Giulio Regeni, without full light being shed on this tragic case for a year, despite the intense efforts of our judiciary and our diplomacy', Mattarella said on the first anniversary of Regeni's disappearance. 'We call for broader and more effective cooperation so that the culprits are brought to justice'. Guilio Regeni was an Italian PhD student researching the independent trade unions in Egypt, he disappeared on 25 January 2016 in Cairo, then his body was found in a ditch on Cairo-Alexandria road outside of Cairo on 03 February 2016 with signs of torture.  ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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