Elezioni Sardegna, Meloni: "Impareremo da sconfitta". Schlein: "La premier si può battere"

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Dopo la vittoria di Todde alle regionali, la segretaria del Pd dichiara: "Se stiamo insieme tutto diventa possibile". Il leader del M5s intanto ribadisce che non si tratta di una gara con il Pd, e, per i prossimi appuntamenti elettorali, spiega che il progetto è quello di andare avanti con "compagni di viaggio affidabili". Nel centrodestra si riflette sulla sconfitta di Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari e fortemente voluto da Meloni

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Dopo la vittoria in Sardegna di Alessandra Todde - vicepresidente dei 5 stelle, sostenuta dal centrosinistra "campo largo" a trazione pentastellata e del Pd - è già tempo di guardare al futuro (LA VITTORIA DI TODDE). La prospettiva è anche quella della "costruzione del campo dell'alternativa, a cui lavoro sin dal principio con spirito testardamente unitario", dice Elly Schlein. Per la segretaria dem la vittoria di domenica dimostra due cose: "Che la premier non è imbattibile e che se stiamo insieme tutto diventa possibile". Ma in un’intervista a Repubblica sottolinea anche che quello aperto da Giuseppe Conte sul 'campo giusto' "è un dibattito che i cittadini non capiscono". Lo stesso leader del M5s ha ribadito che non si tratta di una gara con il Pd, e, per i prossimi appuntamenti elettorali, ha spiegato che il progetto è quello di andare avanti con "compagni di viaggio affidabili" (LE REAZIONI DI SCHLEIN E CONTE). Intanto, nel centrodestra, si riflette sulla sconfitta di Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari e fortemente voluto da Giorgia Meloni. La premier ha fatto sapere che si tratta di una sconfitta sulla quale verrà fatta una riflessione "per valutare i possibili errori commessi". E ieri ha chiamato Todde per porgerle i suoi aguri di buon lavoro.

 

Calenda: "Meloni pensa basti 'io sono Giorgia' e perde"

Dopo il voto in Sardegna arriva anche il commento del leader di Azione, Carlo Calenda: "Meloni è la presidente del Consiglio di tutti gli italiani invece vedo ancora toni e metodi che non vanno bene. Sono quelli di chi fa ancora opposizione, non adeguati a un presidente del Consiglio di un Paese del G7". A diMartedì Calenda ha poi aggiunto: "Non credo che abbia perso in Sardegna per i manganelli a Pisa, quella anzi è la lettura che Meloni cerca di accreditare, a quanto mi risulta". "Il fatto - ragiona il leader di Azione - è che Solinas era il peggior governatore della storia della Sardegna, e il sindaco di Cagliari era il terzultimo in classifica dei sindaci, e quindi Meloni paga un eccesso di arroganza, quello che poi decide il candidato 'perche' io sono Giorgia Meloni".

Renzi: "Ha perso Meloni"

"Cosa insegna il risultato delle Regionali in Sardegna? Ha perso Giorgia Meloni. Lasciate stare i discorsi di chi dà la colpa a Salvini, chi a Solinas, chi a Truzzu, chi al destino cinico e baro. La premier ha imposto con tracotanza un proprio uomo al posto del governatore leghista uscente. E l'ha fatto con lo stile di chi dice: o con me o contro di me. Anziché scegliere un nome credibile ha candidato uno dei fedelissimi che le dicono sempre di sì ma che non sono apprezzati dalla gente", scrive invece Matteo Renzi in un editoriale su Il Riformista.

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