Tar dice no a Sgarbi su sospensione delibera incompatibilità

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L'Antitrust il 31 gennaio scorso ha dichiarato la sua incompatibilità nella carica politica a causa delle sue attività professionali da critico d'arte

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Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di Vittorio Sgarbi di sospendere urgentemente l'efficacia della delibera con la quale l'Antitrust il 31 gennaio scorso ha dichiarato la sua incompatibilità nella carica di ex sottosegretario alla Cultura per avere "svolto attività professionali in veste di critico d'arte, in materie connesse con la carica di governo in favore di soggetti pubblici e privati". Il presidente della prima sezione del Tribunale amministrativo, con un decreto monocratico, ha considerato che "nella specie, non sussistono le condizioni per disporre l'accoglimento dell'istanza anzidetta nelle more della celebrazione della camera di consiglio" che è stata fissata per il prossimo 6 marzo.  

La sentenza dell’Antitrust

L'Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha pubblicato sul bollettino settimanale, la delibera che riguarda Vittorio Sgarbi dove si legge che "il sottosegretario alla Cultura ha esercitato attività professionali in veste di critico d'arte, in materie connesse con la carica di governo a favore di soggetti pubblici e privati, in violazione dell'articolo 2, comma 1, lettera d) della legge 20 luglio 2004, n. 215".

"Mi dimetto e lo faccio per voi. Adesso sono solo Sgarbi, non sono più sottosegretario", ha detto Vittorio Sgarbi durante l'evento 'La ripartenza', organizzato da Nicola Porro, al Centro congressi Cariplo di Milano, 02 febbraio 2024.    ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

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