Vittorio Sgarbi lascia l'incarico dopo incontro con Meloni: "Mi sono dimesso"

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"Ringrazio Giorgia Meloni dell'attenzione che mi ha riservato", ha scritto l'ormai ex sottosegretario sui social al termine di un colloquio con la presidente del Consiglio

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"Mi sono dimesso, come annunciato, nelle mani della presidente del Consiglio e la ringrazio dell'attenzione che mi ha riservato". Lo ha detto Vittorio Sgarbi lasciando Palazzo Chigi dopo avere avuto un incontro di quasi un'ora con Giorgia Meloni. 

La vicenda

Sgarbi, come sottolineato anche di recente in un'intervista a Il Corriere della Sera, aveva parlato delle sue dimissioni annunciate dopo la delibera dell'Antitrust che dichiarava, nei fatti, l'incompatibilità tra le attività svolte dal critico d’arte e il suo incarico di sottosegretario alla Cultura. Nei giorni scorsi, infatti, l'Autorità Garante della concorrenza e del mercato sottolineava che "il Sottosegretario di Stato alla Cultura, Vittorio Sgarbi ha esercitato attività professionali in veste di critico d'arte, in materie connesse con la carica di governo a favore di soggetti pubblici e privati, in violazione dell'articolo 2, comma 1, lettera d) della legge 20 luglio 2004, n. 215" ovvero la Legge Frattini sul conflitto di interesse". Adesso resta da capire se Sgarbi farà ricorso al Tar come promesso pochi giorni fa: "La mia agonia sarà lunga", aveva detto. Dopo la delibera dell'Antitrust era arrivato un primo annuncio legato alle dimissioni. Poi, tutto era stato messo in stand-by in attesa del voto della mozione, alla fine calendarizzata per il 15 febbraio, e delle possibili contromisure di Meloni, d'accordo con il ministro Sangiuliano, sulla possibile revoca delle deleghe.  

Vittorio Sgarbi arriva per il vertice del centrodestra dedicato alla discussione sulle candidature alle prossime comunali, Roma 24 maggio 2021. ANSA/FABIO FRUSTACI

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