Riforma Giustizia, Nordio a Sky TG24: "Abuso d’ufficio? Poche condanne e tutte sospese"

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Il ministro dopo il via libera del Senato al ddl: "Se devi riformare una sentenza di assoluzione devi rifare il processo". Sull'organico della magistratura: "Pieno entro il 2026". Poi aggiunge: "Con le intercettazioni sequestriamo una vita". Nel caso Ilaria Salis "aver chiesto direttamente gli arresti domiciliari in Italia al giudice ungherese era un passo sbagliato perché la legge non lo consente"

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"Abuso d’ufficio? Poche condanne e tutte sospese". A dirlo è il ministro della Giustizia Carlo Nordio che, ospite a Sky TG24 , assicura: "Entro il 2026 ci sarà pieno organico della magistratura". E aggiunge: "Se devi riformare una sentenza di assoluzione devi rifare il processo". Poi ancora: "Con le intercettazioni sequestriamo una vita". Sulla separazione delle carriere: "Serve una revisione costituzionale". Ieri è arrivato il via libera del Senato al ddl Nordio: la riforma della giustizia ora dovrà affrontare il passaggio a Montecitorio e se non ci saranno intoppi sarà approvato definitivamente. Sul caso di Ilaria Salis il ministro dice: "Aver chiesto direttamente gli arresti domiciliari in Italia al giudice ungherese era un passo sbagliato perché la legge non lo consente".

"Entro 2026 raggiunto pieno organico magistratura"

"Entro il 2026 raggiungeremo il pieno organico della magistratura, cosa mai avvenuta negli ultimi 50 anni", ha detto Nordio, spiegando che ai 250 magistrati previsti ad hoc dall'introduzione della collegialità del giudice della cautela si aggiungeranno "i 1.300 per i quali stiamo già provvedendo per i concorsi in atto".

"Priorità è premierato ma separazione carriere si farà"

"La separazione delle carriere è nei nostri programmi, è un vincolo nei confronti dell'elettorato e va fatta ma per essere fatta bene esige una riforma costituzionale - ha aggiunto il ministro - L'iter è lungo, la scelta politica è stata quella di dare la precedenza al premierato. La separazione delle carriere interverrà in un momento successivo, entro la fine della legislatura: il governo e la maggioranza hanno tutti i requisiti per restare altri quattro anni".

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Le condanne per abuso d’ufficio sono davvero molto poche

"Le condanne per abuso d'ufficio in quanto tale sono davvero molto poche. La montagna ha partorito il topolino. Su 1.000 processi istruiti solo per questo tipo di reato, le condanne saranno 4 o 5 - ha spiegato Nordio - Senza contare che si tratta di condanne sospese, nessuno è in carcere per questo". "Il danno che questo reato ha fatto - secondo il guardasigilli - è quello dell'iscrizione nel registro degli indagati e della diffusione che viene data della notizia attraverso la stampa. Il che ha delegittimato pubblici amministratori e compromesso carriere politiche facendo dell'indagato un'anatra zoppa. Anche il 90% dei sindaci del Pd è a favore della cancellazione e l'altro 10% è venuto in processione a dirmi che è a favore ma non può dirlo...".

"Gente inutilmente in carcere, serve intervenire prima"

"Bisogna vedere quante persone entrano ingiustamente in carcere e vengono poi rimesse in libertà dal tribunale del riesame. Nel 2022 su 12mila provvedimenti cautelari impugnati 1.200 sono stati annullati, quindi il 10% è finito in carcere mentre avrebbe dovuto restare libero, e 1.940, quasi il 20%, hanno avuto il provvedimento modificato, cioé dal carcere sono passati agli arresti domiciliari - dice ancora il ministro - Il che significa che in un anno 3mila persone sono state incarcerate da un gip e scarcerate da un giudice carcerario. Perché intervenire dopo, quando il gip ha sbagliato? Devolviamo subito l'ordinanza di custodia cautelare a tre giudici che invece di intervenire dopo intervengono subito e avremo 3.500 carcerati in meno".

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"Da Santalucia un errore grossolano sulle intercettazioni"

Facendo riferimento a un esempio citato in un'intervista dal presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia, riguardo alle modifiche alla disciplina delle intercettazioni che rafforzano la tutela del terzo estraneo al procedimento rispetto alla circolazione delle comunicazioni intercettate, Nordio spiega: "Se l'indagato parla col farmacista per chiedere la ricetta del veleno su come assassinare qualcuno, quell'intera intercettazione farà parte dell'indagine. Se la persona intercettata parla con il farmacista è un discorso da tenere presente, il nostro provvedimento in questo caso non tutela il farmacista. Quindi mi stupisco che sia stato fatto un errore così grossolano" da parte del presidente dell'Anm.

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"I familiari di Ilaria Salis hanno perso un anno"

I familiari di Ilaria Salis, dice poi Nordio, "purtroppo hanno perso un anno: se avessero chiesto da subito gli arresti domiciliari in Ungheria, tutto questo forse non sarebbe accaduto. È un grande risultato che si siano convinti, ora ragioniamo step by step. Sarebbe un grande risultato se il giudice ungherese li concedesse. Speriamo poi di poter poi operare sulle convenzioni, i nostri accordi prevedono che una volta cessata la detenzione carceraria allora può scattare la norma di accordo internazionale secondo cui si può chiedere che i domiciliari vengano scontati in Italia".

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