Elezioni regionali in Sardegna, come e quando si vota

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Domenica 25 febbraio i sardi vanno alle urne per eleggere il Presidente della Regione e per il rinnovo del Consiglio regionale. I seggi elettorali saranno aperti dalle 6.30 alle 22. I candidati tra cui sarà scelto il successore di Christian Solinas sono quattro: Paolo Truzzu, Alessandra Todde, Renato Soru e Lucia Chessa. Ecco tutto quello che c’è da sapere

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La Sardegna va alle urne per le elezioni Regionali. Domenica 25 febbraio si vota per l'elezione del Presidente della Regione e per il rinnovo del Consiglio regionale. I seggi elettorali apriranno alle ore 6.30 e, dopo le operazioni preliminari, si potrà votare fino alle ore 22.00.

Legge elettorale

La legge elettorale è quella in vigore per le elezioni del 2014. Il consiglio regionale è composto da 60 membri. Si vota in un turno unico (senza possibilità di ballottaggio), con voto di lista, la possibilità di esprimere una preferenza all'interno della lista prescelta e voto per il candidato presidente, tutto su un'unica scheda. È possibile votare per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro, il cosiddetto voto disgiunto. Come nella precedente tornata del 2019, è stata introdotta la possibilità della doppia preferenza di genere: sulla scheda l’elettore può esprimere due preferenze, purché siano di genere diverso (per un uomo e per una donna o viceversa); in caso contrario la seconda preferenza viene annullata, e resta valida solo la prima.

Come funziona il voto

Viene eletto presidente regionale il candidato che ottiene la maggioranza (anche relativa) dei voti, a prescindere dalla percentuale che raggiunge. Alle liste collegate al presidente eletto viene assegnato un premio di maggioranza variabile: il 60% dei seggi se l’eletto ottiene una percentuale di preferenze superiore al 40%; il 55% dei seggi nel caso il presidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze compresa fra il 25% e il 40%, oppure nessun premio di maggioranza se il presidente è eletto con meno del 25%. Ci sono delle soglie di sbarramento fissate al 10% per le coalizioni e al 5% per le liste non coalizzate. Nessuno sbarramento è previsto per le liste all'interno delle coalizioni che abbiano superato il 10%.

Milano - SCHEDA PER LE ELEZIONI EUROPEE DI MILANO DEL 6-7 GIUGNO 2009, DAVANTI AL DUOMO DI MILANO (Milano - 2009-06-03, Maurizio Maule) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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Come si vota

Come spiega il sito della Regione Sardegna, per poter votare occorre presentarsi presso il proprio seggio elettorale muniti della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento. Qualora la tessera elettorale sia stata smarrita o si sia deteriorata, si può chiedere il duplicato o l’attestato sostitutivo rivolgendosi, anche negli stessi giorni della votazione, all’Ufficio elettorale del Comune di iscrizione nelle liste elettorali. Presso il seggio viene consegnata ad ogni elettore un’unica scheda di colore verde con una matita copiativa. Sulla scheda l’elettore può esprimere il proprio voto sia per il candidato alla Presidenza della Regione sia per una qualunque delle liste circoscrizionali. È possibile esprimere uno o due voti di preferenza per i candidati consigliere delle liste circoscrizionali indicando il cognome ovvero il nome e il cognome dei candidati prescelti. Nel caso di espressione di due preferenze esse devono riguardare due candidati di sesso diverso della stessa lista circoscrizionale. Espresso il voto, la scheda deve essere ripiegata e consegnata insieme alla matita copiativa. Il Presidente del seggio accerta che la scheda restituita sia piegata correttamente e la deposita nell’urna.

Le possibilità sulla scheda

Per votare una lista circoscrizionale si traccia un segno nel relativo rettangolo. Per votare anche un candidato consigliere si scrive nel rettangolo il cognome del candidato consigliere e, in caso di omonimia, anche il nome e, ove occorra, la data di nascita. Se si vota solo per la lista circoscrizionale tale voto si estende al candidato presidente. Per votare anche due candidati consigliere di sesso diverso della stessa lista, si scrivono nel rettangolo i cognomi dei candidati consigliere e, in caso di omonimia, anche il nome e, ove occorra, la data di nascita. Anche qui se si vota solo per la lista circoscrizionale tale voto si estende al candidato presidente. Per votare il candidato presidente: si traccia un segno sul nome del candidato alla presidenza. Se si vota solo il candidato presidente tale voto non si estende alla lista circoscrizionale. Voto disgiunto per votare una lista circoscrizionale e un candidato presidente non collegati: si traccia un segno nel rettangolo della lista circoscrizionale ed eventualmente si esprime il voto di preferenza, poi si traccia un segno sul nome del candidato presidente.

(da sinistra) Giuseppe Conte ed  Elly Schlein nel corso della presentazione del libro "Perché guariremo, dai giorni più duri a una nuova idea di salute" di Roberto Speranza a Montecitorio, Roma, 30 gennaio 2024.
ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

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I candidati

Sono quattro i candidati alla presidenza alle elezioni regionali in Sardegna. La coalizione di centrodestra, dopo l’iniziale intenzione di riproporre il presidente uscente Christian Solinas, ha virato su Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari. La sua candidatura è stata ufficializzata il 19 gennaio ed è sostenuta da nove liste: Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Partito Sardo d’Azione, Riformatori, Udc, Alleanza Sardegna-Pli, Sardegna al centro 20 Venti, DC con Rotondi. Il Pd, il M5s e altre forze di centrosinistra hanno trovato l’accordo sul nome di Alessandra Todde, del Movimento 5 Stelle, ex sottosegretaria allo Sviluppo Economico ed ex vice-ministra. Todde è stata sostenuta da dieci liste: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Possibile, Progressisti, Fortza Paris, Demos, Psi - Sardi in Europa, Uniti per Alessandra Todde Presidente, Sinistra Futura, Orizzonte Comune. Nel centrosinistra, una voce critica per l’accordo Pd-M5s e per la decisione di non fare le primarie è stata quella di Renato Soru, imprenditore ed ex presidente regionale. Ha quindi deciso di correre da indipendente. Soru è sostenuto da cinque liste che fanno parte della “Coalizione sarda”: Progetto Sardegna, Azione/+Europa/Upc, Rifondazione Comunista, Liberu e Vota Sardigna, lista unica formata dai partiti indipendentisti sardi. Appoggiano Soru anche Italia Viva Base Popolare e diversi fuoriusciti del Pd. La quarta candidata è Lucia Chessa, leader del partito regionalista Rossomori, ufficialmente ammessa come candidata della lista unica Sardigna R-Esiste (nelle circoscrizioni di Sassari e Ogliastra non ci sono liste a suo sostegno). Invece il 24 gennaio sono state escluse le liste presentate a sostegno della outsider Maria Rosaria Randaccio con Forza del popolo, per delle criticità nella raccolta firme di alcuni uffici circoscrizionali territoriali.

Il presidente della regione Sardegna Christian Solinas in una foto d'archivio.
ANSA

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